Beko, Nardella: “Dalla Commissione una prima mossa per i lavoratori. Incontrerò il commissario Séjourné”

Onorevole la Commissione europea ha fornito una risposta sulla vertenza di Beko. E pur sottolineando la propria limitata capacità d’intervento sulle ristrutturazioni aziendali, sembra aver suggerito comunque strumenti utili per il Governo, anche in caso di esuberi. Quale è il suo commento?

“La risposta della vicepresidente della Commissione Roxana Minzatu è un punto di partenza importante per salvaguardare i siti produttivi di Beko, in particolare quello di Siena. La commissione, pur riconoscendo di non poter interferire direttamente, ha invitato le parti, esecutivo ed azienda, a collaborare più intensamente per trovare una soluzione. Da eurodeputato, rilancio questo invito, perché è necessaria una maggiore disponibilità al dialogo. Inoltre, la Commissione ha esortato il Governo italiano a mettere in campo strumenti adeguati per favorire la ristrutturazione industriale, tra cui il Golden Power, di cui si discute da tempo, e risorse economiche analoghe a quelle già impiegate, ad esempio, nel settore automotive. Infine è stata citata la possibilità di ricorrere al Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per sostenere eventuali esuberi. Mi auguro che non ci sia bisogno, ma l’Esecutivo deve essere pronto a richiedere questo strumento, che potrebbe rappresentare un’importante misura di supporto economico”

Sul suo prossimo incontro con i vertici di Arçelik ci sono aggiornamenti?

“Confermo che avrà luogo. Sarò a Istanbul tra il 25 e il 27 febbraio e, in quei giorni, insieme al sindaco della città, organizzeremo un confronto diretto con i leader della multinazionale. Prima di questa visita, consulterò la Regione Toscana per definire una strategia condivisa. È fondamentale far comprendere le potenzialità dell’impianto di viale Toselli, che rappresenta un valore da preservare. Le professionalità degli operai sono di assoluto rilievo. E ritengo che ci siano strade percorribili di riorganizzazione e ristrutturazione, senza dover ricorrere a cessioni o altre operazioni simili. Porterò avanti gli impegni presi, con determinazione, per tutelare gli stabilimenti italiani”

Ma ci sono già state in queste settimane interlocuzioni con Arçelik? Inoltre, alcune organizzazioni sindacali hanno definito la risposta della Commissione europea come uno “scaricabarile”…

“Al momento, non ci sono stati contatti diretti ma – ripeto – l’incontro è in programma. Quanto alla reazione dei sindacati, comprendo il loro senso di frustrazione. Voglio però assicurare che il dialogo con la Commissione non si ferma qui. Ho già chiesto un incontro con il Commissario europeo per l’industria e la competitività, il francese Stephane Séjourné. Durante questo confronto, la data resta da definire, parlerò sia della crisi che coinvolge il settore della moda in Toscana, sia della questione Beko”.

Marco Crimi