Il tavolo si tiene a palazzo pubblico a Siena ma con le antenne dritte verso Palazzo Chigi a Roma, perché, mentre rappresentanze sindacali e sigle di categoria parlano della vertenza Beko con il sindaco Nicoletta Fabio, il consiglio dei ministri discute, al secondo ordine del giorno, il decreto che delibera la misura della cassa integrazione a zero ore, non prevista per chiusura o dismissione dello stabilimento, ma per continuità lavorativa.
L’atto è stato cucito proprio per crisi industriali come quella della Beko e permette di dare sostegno agli operai nel 2026 e nel 2027, le due annualità che intercorrono tra lo stop alla produzione della multinazionale turca a Siena e il suo addio definitivo, nell’attesa di un reindustrializzatore.
“Una volta approvato questo strumento, si potrà dare il via agli incentivi all’esodo. Resta comunque centrale la questione dell’acquisizione dello stabilimento, che sembra procedere positivamente – dice Daniela Miniero, Fiom Cgil Siena-: è infatti in corso un dialogo diretto tra Invitalia e Duccio Immobiliare. Il percorso di mediazione per finalizzare l’acquisizione sta avanzando, e la speranza è che tutto possa essere definito entro la data fissata nel tavolo ministeriale, ovvero il 2 luglio. Anche se per quella data non si dovesse arrivare al rogito, auspichiamo almeno che l’acquisizione sia formalmente definita”
Durante l’incontro tra i primo cittadino e sindacati si è parlato anche della possibile presenza del Ministro delle Imprese Adolfo Urso allo stabilimento per il 3 luglio.
“L’invito è stato inviato dal sindaco di Siena – fa sapere Giuseppe Cesarano, Fim Cisl Siena-, e questa mattina abbiamo anche precisato che sia l’organizzazione sindacale sia il ministro Urso sono coinvolti nella prevista visita allo stabilimento. Al momento non c’è ancora la conferma ufficiale da parte del ministro, ma l’invito è stato ricevuto e lui stesso si è impegnato a partecipare. Credo con una buona probabilità, direi al 90%, che la visita avrà effettivamente luogo.È chiaro che da questa visita ci aspettiamo molto. In particolare, ci aspettiamo che il ministro confermi l’acquisizione dello stabilimento, perché questo potrebbe accelerare il processo di reindustrializzazione e rappresentare una spinta concreta per chi vuole investire e fare impresa sul nostro territorio”.
I lavoratori infine guardano con interesse alla misura di palazzo pubblico per gli abitanti che ricevono gli ammortizzatori sociali per crisi aziendali: un plafond da quarantamila euro per il 2025 propedeutico a poter pagare la Tari
“Lo strumento – spiega Massimo Martini, Uil Uilm Siena- è sicuramente utile e propedeutica per i lavoratori. Essendo da tempo in cassa integrazione, ogni forma di supporto è importante, e ottenere questo beneficio rappresenta un sostegno concreto. A quanto mi risulta sono state già presentate domande per accedere all’incentivo”.
MC
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