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Bere vino può proteggere dal covid? La risposta da una ricerca scientifica

Sin dall’inizio della pandemia, ne abbiamo sentite tante di notizie, su probabili rimedi al Covid, che si rivelavano inconsistenti e privi di fondamento scientifico. Questa volta però la notizia arriva al termine di una ricerca scientifica cinese effettuata su pazienti.

È quanto riporta il quotidiano britannico Mirror. Lo studio pubblicato su Frontiers of Nutrition è stato condotto presso l’ospedale di Shenzhen Kangning in Cina, su dati forniti dall’archivio britannico della UK Biobank. Per la ricerca sono stati analizzati 473.957 soggetti, di cui 16.559 risultati positivi al Covid, studiandone le abitudini nel bere durante la pandemia. Un modello matematico ha poi preso in esame l’influenza delle diverse bevande alcoliche sul Covid.

I risultati sono stati sorprendenti, perché hanno confermato che il vino rosso protegge dalle infezioni da Coronavirus, mentre il vino bianco e gli spumanti proteggono dall’infezione in misura lievemente più bassa. In sostanza, chi consuma 4 o 5 bicchieri di vino rosso al giorno ha il 17% di probabilità in meno di contrarre il Coronavirus, mentre chi consuma 4 o 5 bicchieri di vino bianco o spumantizzato vede scendere un po’le probabilità all’8%. Gli scienziati ritengono che a giocare il ruolo chiave, siano i polifenoli.

Il contenuto polifenolico (concentrato nel vino rosso) ha proprietà antiossidanti, diminuisce la pressione sanguigna, inibendo l’ossidazione di particelle lipoproteiche a bassa densità e producendo altri effetti favorevoli sullo stato di rigenerazione cellulare, come l’attivazione di proteine che prevengono la morte cellulare. La Severe acute respiratory syndrome coronavirus (SARS-CoV)2 non attacca solamente il sistema respiratorio, ma anche quello circolatorio. Studiando 63 pazienti si è notato che il consumo moderato di alcol ha effetti positivi sul sistema cardiovascolare. I polifenoli in realtà sono già largamente conosciuti ed impiegati in medicina per proteggere dai virus influenzali e respiratori. Chissà che un domani non si possa arrivare alla produzione di un farmaco a base di polifenoli che protegge dal Covid19. Per gli amanti della birra invece le notizie non sono buone: la ricerca ha rilevato che chi beve una qualsiasi quantità di birra o sidro vede aumentare del 28% la possibilità di contrarre il Covid, rispetto ad altre bevande alcoliche.

I ricercatori mettono comunque in guardia dal consumo smisurato di alcol in pandemia; infatti, se si superano le linee guida, c’è in generale un rischio più elevato di infezione dal virus.

Stefania Tacconi

marco crimi

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