Per cicatrizzare le ferite di una Siena rimasta senza deleghe nella nuova giunta, Simone Bezzini riceve l’incarico di guidare il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale.
Certo, il ruolo di capogruppo non equivale al “bis” in giunta con una delega monstre come quella alla Sanità – dove sembra ora destinata Monia Monni – ma per l’ex presidente della Provincia rappresenta comunque la possibilità di mantenere un rapporto diretto con Eugenio Giani.
Sarebbe stato proprio il Governatore a promuovere questa strategia, riscattando in parte il credito politico maturato per la mancata riconferma di Bezzini con i vertici regionali del partito. In questo modo, Giani avrebbe anche individuato una soluzione per placare le tensioni interne di un Pd senese uscito amareggiato dal nuovo assetto di giunta.
Una logica simile sarebbe stata adottata anche a Prato, dove all’ex sindaco Matteo Biffoni, recordman di preferenze e rimasto fuori dall’esecutivo, è stata promessa la presidenza della Commissione Sanità, una delle più rilevanti del Consiglio.
“Per ciò che riguarda gli assetti del Consiglio regionale, ieri c’è stata una riunione importante, quella del gruppo del Pd. Abbiamo valorizzato la realtà di Siena con la nomina di Simone Bezzini, capogruppo del Partito Democratico in questa legislatura”, ha detto Giani. “Simone, che io stimo in modo particolare perché è stato un ottimo assessore alla sanità- ha aggiunto Giani – svolgerà quindi un ruolo più politico, meno tecnico. Però è un ruolo prestigioso visto che onora anche la città e la realtà senese che si era detto veniva tenuta in minor considerazione. Non è vero, questa nomina è molto importante”.
“La nomina di Bezzini a capogruppo è un riconoscimento alla competenza, all’esperienza, alla qualità e all’equilibrio di Simone – un ruolo di assoluta responsabilità e di alto livello politico, che siamo certi svolgerà al meglio”, scrive sui social il segretario provinciale del Pd, Andrea Valenti, che sceglie di guardare al bicchiere mezzo pieno.
“Otteniamo un segnale importante verso Siena e la sua provincia – aggiunge –. Auspicavamo un ruolo di governo, non lo abbiamo mai nascosto, e ritenevamo che sarebbe stato doveroso. Accogliamo però con favore questo primo passo, nel segno del merito e del riconoscimento del lavoro svolto”.
Ancora più conciliante lo stesso Bezzini, che parla di “un grande onore” e di “una grande responsabilità” in merito al nuovo incarico: “Lavoreremo per una Toscana che dia risposte concrete ai bisogni dell’oggi e che al tempo stesso tenga vivi i valori della nostra Costituzione”, scrive in un post sui social.
Il suo vice sarà Andrea Vannucci.
MC