Biotecnopolo, Rappuoli: “Stati Uniti in crisi sulla ricerca, noi pronti per la leadership globale sulle Scienze della vita”
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Dal punto di vista internazionale, la preoccupa la situazione politica ed economica globale, anche in relazione a Big Pharma? “È certamente un momento difficile, e non solo per il settore farmaceutico. Gli Stati Uniti, che storicamente hanno trainato la scienza biomedica, stanno attraversando una fase critica. Ho molti amici e collaboratori lì che si trovano in gravi difficoltà. Ma anche nelle crisi ci sono opportunità. Da un lato, possiamo attrarre talenti che oggi scelgono di lasciare gli Stati Uniti: sto già lavorando per portarne alcuni qui. Dall’altro, attraverso il Vaccine Hub europeo, abbiamo la possibilità di conquistare una leadership globale nel settore. È un’occasione che non possiamo permetterci di perdere”. Così il direttore scientifico del Biotecnopolo Rino Rappuoli risponde alle nostre domande, a margine dell’evento “Verso una rete europea contro le pandemie”, dove la Fondazione senese ha presentato alla città il progetto dell’European Vaccine Hub. “Per quanto riguarda i dazi – ha aggiunto-, non sono tanto preoccupato dal loro impatto economico diretto – che esula dalle mie competenze – quanto dal clima di tensione internazionale che stanno generando. È questo che rischia di innescare dinamiche negative evitabili”. L’European Vaccine Hub, ha proseguito, è “un’iniziativa da 170 milioni di euro, di cui noi siamo i coordinatori. L’obiettivo è costruire una solida preparazione dell’Europa contro le emergenze sanitarie del futuro”. Ed ancora: “Oltre a noi, ci sono altre realtà italiane coinvolte, tra cui l’Università di Siena, la Fondazione Sclavo, l’Istituto Zooprofilattico di Verona e altre biotech. Complessivamente, su Siena e in Italia arriveranno oltre 40 milioni”.