Sindaco Emiliano Bravi, i suoi cittadini da Radicondoli hanno inviato alla stampa una nota relativa a una manifestazione che si è svolta davanti al municipio giovedì scorso. Cosa è successo?
“Il punto della manifestazione era rivolto ai nuovi permessi di ricerca sulle fonti geotermiche a bassa entalpia. Non so se ricordate i fatti dello scorso dicembre: una richiesta di permesso di ricerca di risorse geotermiche per la sperimentazione di impianti pilota nella zona radicondolese di Serracona. Io ne ero venuto a conoscenza per caso, attraverso il sito internet del Ministero dello Sviluppo Economico…. Ecco, giovedì c’era in Comune il senatore Boco per affrontare nuovamente l’argomento con il sottoscritto e i cittadini hanno manifestato. Io ribadisco la mia volontà nelle sfruttamento geotermico e nella visione di una geotermia come fonte rinnovabile che possa essere volano per l’intero sviluppo della comunità, perché geotermia non è solo produzione industriale, ma soprattutto usi civili ed industriali diversi che possono essere il valore aggiunto per un territorio. Detto questo però è necessario dire che la comunità negli anni ha scelto come fare geotermia e quali sono i luoghi del proprio comune dove è possibile farla. Negli anni si sono adottati Piano strutturali e Regolamento urbanistico che dicono chiaramente quali possono essere le zone per una ricerca e della relativa eventuale coltivazione. Io non capisco come si possa decidere il futuro dello sviluppo di una comunità senza avere prima condiviso con quest’ultima il progetto o le finalità di un investimento. Noi abbiamo già deciso da anni come vogliamo la geotermia e come vogliamo lo sviluppo del territorio e lo abbiamo scritto, trasformando queste intenzioni in realtà normative di programmazione”.
Quindi tutto è riconducibile allo scorso dicembre: non era già stato affrontato l’argomento?
“Io non ho affrontato con nessuno questa vicenda e quello che mi da più dispiacere è che l’amministrazione di un Comune, qualunque esso sia, in una vicenda del genere venga bypassata così semplicemente dalle norme in vigore”.
E l’amministrazione comunale cosa ha risposto alle nuove proposte?
“L’amministrazione comunale da anni ribadisce questi concetti e lo ribadisco con forza anche ora. Noi crediamo in uno sviluppo geotermico non solo per la produzione elettrica ma per usare il calore e l’energia termica per lo sviluppo del territorio in aspetti e settori più disparati. E’ il futuro, ma questo lo vogliamo decidere noi con i nostri cittadini: come, quanto, quando e perché. Così abbiamo scritto nelle norme di programmazione urbanistica”.
A Radicondoli, tra le altre cose, esistono realtà importanti a livello internazionale per la ricerca, che hanno scelto questo territorio proprio per l’esclusività che esso rappresenta nel panorama nazionale…
“Sul nostro territorio esistono realtà di importanza mondiale, eccellenze che primeggiano su alcuni settori della ricerca, ma anche della conservazione e nel rispetto degli habitat e delle specie naturalistiche. Nel primo caso mi riferisco al laboratorio di ricerca di Cosvig a Sesta, dove anche ultimamente si sono avuti accordi con Regione Toscana e General Electric, tramite la Nuova Pignone Italia, che permetteranno un grande piano di sviluppo per ricerca su turbine a livello mondiale, investimenti di molti milioni di euro. Nel secondo caso citato, mi riferisco a fondazioni per la ricerca e il mantenimento di un ambiente sano senza dimenticare che se fatte bene, le cose possono sempre coesistere. Siamo orgogliosi di poter dire al mondo che a Radicondoli siamo un esempio concreto in tal senso. All’avanguardia non solo nella ricerca delle tecnologie ma anche per il rispetto dell’ambiente e della natura e la sua conservazione”.
In questi giorni è forte l’attenzione su uno dei siti naturali più belli del territorio: il masso delle fanciulle, comune di Casole d’Elsa. Si parla della volontà di una multinazionale di effettuare lavori e trivellazioni geotermiche nell’area, che rischia quindi la distruzione. E’ stato chiestio in tal senso l’intervento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Che ne pensa?
“Non conosco direttamente il problema, non è di mia competenza ma ribadisco con fermezza la mia posizione: prima di prendere qualsiasi decisione, le comunità vanno interpellate e le amministrazioni comunale, piccole o grandi che siano, vanno rispettate”.
Katiuscia Vaselli