In Evidenza

Carceri, Benzo (Sappe): “Santo Spirito è invivibile. E a Ranza sono gli agenti ad essere torturati”

La frase la sentiamo ripetere da mesi: “A Santo Spirito manca il personale e c’è un sovraffollamento di detenuti”. Ma al problema ancora nessuno ha saputo dare una risposta e gli agenti di polizia penitenziaria ora dicono “Basta!”.

Lo fanno partecipando allo stato di agitazione indetto dai sindacati di categoria e astenendosi alla mensa di servizio. Questa è la prima mossa di una mobilitazione che, se rimanesse inascoltata, potrebbe portare tra una decina di giorni ad una manifestazione davanti all’ufficio regionale dell’amministrazione penitenziaria a Firenze.

“Continuano ad arrivare detenuti da altri istituti della Toscana, da Massa, da Prato, da Grosseto. Sono anche problematici e questa struttura non può accoglierli. Il nostro servizio sanitario dura fino alle 20 di sera e nel weekend non c’è”.

Il vicesegretario regionale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria Claudio Benzo descrive una situazione che vede gli agenti allo stremo. Ventuno i poliziotti attualmente incardinati nel servizio che vivono, scrivono i sindacati in una lettera inviata ai vertici dell’amministrazione penitenziaria, “massacranti condizioni di lavoro”.

Alla mancanza di personale si aggiunge, come detto, il sovraffollamento della struttura: 75 sono i detenuti, un 20% in più rispetto a quanto previsto.

“E a questo – prosegue Benzo – dobbiamo aggiungere due o tre soggetti pschiatrici, la mancanza di servizi e di alcune postazioni. Il carcere quindi è invivibile, sia per noi che lavoriamo sia per i reclusi. E viene meno anche il loro reinserimento nella società”.

E se Atene piange Sparta non ride: problemi ci sono anche nel carcere di Ranza. “Tre colleghi, con 30 anni di servizio ed esperienza, sono stati presi a schiaffi da un detenuto. Meno male che le telecamere ci hanno salvaguardato. Altrimenti verremmo bersagliati come poliziotti torturatori anche se siamo i torturati e veniamo aggrediti senza poterci difendere – continua Benzo -. Inoltre vediamo che il Ministero non reagisce a quello che accade ed è inaccettabile”.

Al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria il Sappe quindi chiede risposte celeri, come la riapertura carceri dismesse per detenuti che si rendono protagonisti di eventi critici.

MC

 

marco crimi

Share
Published by
marco crimi

Recent Posts

Multiutility, il piano strategico di Alia allo studio dell’assemblea d’Intesa

È stato vagliato con attenzione dai soci d'Intesa il nuovo piano di Alia Multiutility che…

4 minuti ago

“Spinta nella cuccia del cane e costretta a uscire nuda”: donna denuncia il suo ex a Siena

Violenza fisica e psicologica, insulti sessisti, schiaffi, capelli tirati e mani al collo. E in…

28 minuti ago

Meteo, a Siena perturbazioni nel weekend

Sabato 25 e domenica 26 ottobre con ancora perturbazioni per la provincia di Siena. Sono…

35 minuti ago

“Cerimonia del tòcco”, l’Università di Siena ha accolto il nuovo docente

L'Università accoglie i suoi nuovi docenti: si è svolta oggi la cerimonia del tòcco in…

42 minuti ago

Tumore al seno, a novembre il “Weekend della prevenzione” all’ospedale di Nottola

La senologia dell’ospedale di Nottola organizza per venerdì 8 e sabato 9 novembre il “Weekend…

1 ora ago

Il parto, poi cinque mesi di agonìa: il giudice condanna due medici. Il marito della vittima: “Saprò cosa dire ai miei figli”

Nel 2019 una giovane donna è morta dopo il parto, oggi la sentenza di colpevolezza…

2 ore ago