Il Chigiana international festival “sarà ricordato per i traguardi, i record ed il percorso compiuto”. Il bilancio sulla kermesse è del direttore artistico dell’Accademia Nicola Sani. Ieri c’è stato il gran finale di Tracce. Prima si sono esibiti, nel salone dei concerti di palazzo Chigi Saracini, gli allievi del corso di composizione per strumenti antichi tenuto da Simone Fontanelli nell’ambito del Chigiana-Mozarteum baroque program. Poi il doppio appuntamento, alle 18 e alle 21.15, nella chiesa di Sant’Agostino con i concerti degli allievi dei corsi tenuti da Sara Mingardo (canto), Alfredo Bernardini (oboe), Hiro Kurosaki (violino barocco), Vittorio Ghielmi (viola da gamba), da Marco Testori (violoncello barocco) e Florian Birsak (cembalo). Tracce, spiega Sani, “è stato un festival di grande crescita e stabilizzazione” ed è ormai “un appuntamento internazionale per la musica classica. Una delle kermesse maggiori d’Europa. Non lo diciamo noi ma i numeri, il pubblico, le recensioni, la critica nazionale ed internazionale che ci ha seguito – continua -. E poi c’è la partecipazione dei grandi artisti che fanno parte di un mondo che si esprime attraverso i grandi appuntamenti estivi in luoghi come Salisburgo, Berlino, Parigi e Londra, Lucerna ed Aspen”.
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