Non sarà proprio come l’anno scorso, quando a Siena duellarono per la vittoria di Strade Bianche tutti i più forti ciclisti di questo periodo storico. La foto che li ritrae tutti assieme è di quelle che gli appassionati dello sport del pedale salvano sul cellulare: a Montaperti, a 25 chilometri dall’arrivo e prima degli ultimi tratti di sterrato, passarono insieme Alaphilippe, Bernal, Van Aert, Van der Poel, Pogacar: campioni del mondo, vincitori di Campionati del mondo, di Tour de France e delle più grandi classiche del ciclismo. Vederli tutti insieme in fuga uno accanto all’altro può capitare due o tre volte in un anno. Lo scorso anno successe a Siena. Vinse Van der Poel, che scalò la salita di Fontebranda come se si trattasse di un rettilineo in pianura, secondo arrivò Alaphilippe e terzo Bernal. Dei tre sarà quest’anno alla partenza solamente il francese Julian Alaphilippe, per due volte vincitore del Mondiale (a Imola nel 2020 e nelle Fiandre lo scorso anno) ma che a Siena fino a questo momento non ha mai trionfato. Nel suo ricco palmares c’è anche un successo alla Milano-Sanremo nel 2019 e tre vittorie alla Freccia Vallone (2018, 2019 e 2021). Proprio nel 2019 Alaphilippe si impose a Strade Bianche prima di andare a vincere la Sanremo.
Il francese campione del mondo in carica sarà il grande favorito di giornata insieme allo sloveno Tadej Pogacar. Il corridore della Uae è il fenomeno del ciclismo degli ultimi anni. A soli 23 anni ha vinto per due volte il Tour de France, scomodando paragoni con il più grande di sempre, il “cannibale” belga Eddy Merckx. Si tratta di un ciclista totale, uno da “vecchi tempi”, ben diverso dai vari Indurain o Armstrong che puntavano tutto sulla Grande Boucle e che snobbavano invece le classiche di un giorno. Pogacar corre per l’intera stagione, da febbraio fino ai Campionati del mondo, e cerca sempre di vincere. Per questo motivo gli appassionati del ciclismo impazziscono per lui. Nella sua giovanissima carriera oltre a due edizioni del Tour de France ha già messo in bacheca la coppa del vincitore alla Liegi-Bastogne-Liegi e al Giro di Lombardia, da lui conquistati lo scorso anno, quando ha conquistato anche la Tirreno-Adriatico e la medaglia di bronzo nella corsa in linea alle Olimpiadi di Tokyo.
Pogacar ha speso bellissime parole per Strade Bianche, tanto che si è spinto a dire: “E’ la mia corsa preferita”. E se lo dice il ciclista più forte al mondo il messaggio è importante e la cartolina che Siena spedisce agli appassionati di ciclismo è di quelle rilevanti. Anche Alaphilippe dimostra di amare Strade Bianche: “Non c’è niente di simile in tutto il calendario annuale di appuntamenti – le parole del francese. – Questa corsa è davvero il sesto Monumento. Tanti mi dicevano che avrei dovuto correrla e quando l’ho vinta ero felicissimo”.
Non saranno invece oggi alla partenza il vincitore dello scorso anno Van der Poel, il belga Van Aert (che pochi giorni fa proprio in Belgio ha dimostrato di essere già in grande forma con un numero eccezionale) e Bernal, fermo per infortunio.
Tra coloro che sognano di fare uno sgambetto ai due grandi favoriti ci sono Thomas Pidcock, Tim Wellens, “l’eterno” Valverde (uno che vanta un Mondiale, una Vuelta di Spagna, cinque Freccia Vallone e quattro edizioni della Liegi-Bastogne-Liegi), il danese Fuglsang (già vincitore nel 2020 del Giro di Lombardia e l’anno prima della Liegi-Bastogne-Liegi mentre a Rio de Janeiro nel 2016 conquistò l’argento olimpico), l’olandese Tom Dumoulin (che nel 2017 ha vinto il Giro d’Italia e ha nella sua bacheca anche due argenti olimpici a cronometro), Bardet, Benoot, Kwiatkowski. Le speranze italiane di ben figurare sono legate a Gianni Moscon, tra i protagonisti delle classiche del nord, Alessandro Covi, Formolo (già secondo nel 2020) e Battistella. Non ci saranno invece Filippo Ganna, Matteo Trentin e soprattutto Sonny Colbrelli, che lo scorso anno ha vinto i Campionati europei e soprattutto ha scritto una pagina di storia del ciclismo vincendo la Parigi-Roubaix davanti a Van der Poel.
La partenza della corsa femminile sarà alle 9,10 dalla Fortezza medicea. Gli uomini prenderanno il via alle 11,45, ad attenderli ci sono 184 chilometri di corsa, con 63 chilometri di sterrato.
Gennaro Groppa
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