Quando si va al ristorante, dopo le ordinazioni delle pietanze, tocca alla scelta del vino. Non è un momento facile soprattutto per chi non se ne intende. Gli esercizi di solito dispongono di una “Carta dei Vini” (sperando sia cartacea e non un QR Code), dove sono riportate le etichette disponibili. A seconda di quanto sarà specializzato il ristorante, ci sarà una scelta più o meno vasta. Solitamente la carta è divisa nella sezione Bollicine/Bianchi/Rossi. Ci sono però ristoranti, enoteche o fiaschetterie dove la scelta è ampia e allora potreste trovarvi di fronte a una divisione per Regioni d’Italia oppure Nord Centro e Sud Italia. A quel punto quali sono i criteri per scegliere il giusto abbinamento, soprattutto per chi non conosce bene il settore? Farsi suggerire dal cameriere non sempre si rivela una buona scelta, perché molto spesso non ha una conoscenza adeguata in materia. Se invece c’è un sommelier (e questo accade nei ristoranti di più alto livello) potrete affidarvi ai suoi consigli, ma in tal caso dovrete un po’ indirizzarlo (vi piace più morbido o tannico? Prodotto locale o internazionale? etc.). La prima cosa da fare è partire direttamente dalle pietanze ordinate per decidere se bianco (pesce, formaggi, insalate, carni bianche…), rosso (carni rosse) o spumante (formaggi, mozzarella, pesce..). Nel caso d’incertezza, o se qualcuno ha ordinato la carne rossa, e un altro il pesce, si può sempre cavare l’asso dalla manica, puntando su un rosato, che si abbina facilmente con tutto, specie con i piatti estivi. Se vi trovate in vacanza in qualche località della nostra Penisola, è consigliato scegliere un vino locale, che sicuramente si sposerà al meglio con le specialità tipiche del posto. Ovviamente il prezzo è un fattore di valutazione importante. Una bottiglia di qualità media avrà un costo dai 25€ in su; infatti, il ricarico che applica il gestore è di circa 3 volte il costo della bottiglia. In alternativa si può sempre optare per un calice di vino, da preferire al quartino di “sfuso della casa”! Ricordate che, come diceva Goethe, “la vita è troppo breve per bere vini mediocri”.
Stefania Tacconi
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