“Il sindaco Nicoletta Fabio non gradisce la presenza dei giornalisti” ed ancora ,sulla questione delle commissioni, “l’ufficio stampa è entrato fortemente, ma senza motivo”.
A dirlo senza peli sulla lingua è il consigliere del Pd Anna Ferretti, che ha ricostruito la sua versione della vicenda della bozza delle linee guida sul funzionamento degli organismi consiliari.
L’ex-candidato sindaco, lo ricordiamo, è stata menzionata dal capogruppo di FdI Siena Bernardo Maggiorelli, che aveva detto come fossero “condivisi” da maggioranza e opposizione i temi dello stesso documento. Ed inoltre risulta tra i firmatari, insieme a tutti i presidenti delle commissioni, dell’atto che ha dato mandato alla stesura della medesima proposta. “Ma un conto è la richiesta di chiarimenti che viene espressa in quell atto che ho siglato – osserva – . Un altro sono le indicazioni che sono emerse”.
Il consigliere poi ripercorre quanto accaduto: “Durante la riunione c’erano membri dell’ufficio stampa che fecero presente la necessità di essere informati – continua – e che volevano partecipare alle sedute delle commissioni. Uscirono fuori diverse questioni da risolvere, tra cui anche quella dei giornalisti. Da qui la richiesta di informazioni su quelli che devono essere i comportamenti da tenere e le indicazioni per la stampa. Di fatto io ho solo chiesto: “Diteci come dobbiamo comportarci”, anche perché ero venuta a sapere che era stato sconsigliato fare le interviste dentro il consiglio. Credo che però tra il chiarimento che abbiamo richiesto e il documento girato ai capigruppo ci siano delle belle differenze”.
Ferretti poi ritorna su quanto sarebbe successo in commissione cultura, che si è svolta lo scorso venerdì 10 gennaio e che aveva come ordine del giorno quello della restituzione delle opere che il Comune ha ricevuto qualche anno fa come donazione.
“Quella seduta non era secretata ma è stato detto lo stesso che fosse inibita – afferma Ferretti – . Hanno fatto entrare solo un fotografo insieme all’ufficio stampa per poi farlo uscire. Ripeto: il primo cittadino non gradisce la stampa”.
Poi l’accusa alla presidente dell’organismo, il consigliere Maria Antonietta Campolo: “Ha chiuso la partecipazione ai giornalisti senza però comunicarlo a noi commissari. Non capisco quale diritto si sia arrogata. Addirittura c’era un dirigente di palazzo pubblico a redigere l’atto. Sembrava un’audizione veramente drammatica per la segretezza con cui è stata impostata. Ma i contenuti erano già noti”.
La chiosa: “Sara Corti, dipendente di palazzo pubblico, fa il portavoce di Fabio oppure no? La segue sempre ma leggo che a fine mese di portavoce ne arriverà uno nuovo. Quale è il suo ruolo?”, conclude il consigliere.
MC
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