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Conclave, Lojudice: “Un punto di incontro sul nuovo Papa? La situazione è positiva, sta per emergere”

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Augusto Paolo Lojudice è fiducioso che stia emergendo un punto d’incontro per la scelta del nuovo Papa? “A me sembra di sì. Credo che la continuità con il Pontefice Francesco sia inevitabile, anche se declinabile in modi diversi”: risponde così alle domande dei giornalisti il cardinale e Arcivescovo di Siena in un breve punto stampa alla fine delle celebrazioni delle feste cateriniane.

“Non vedo una situazione particolare e difficile, come in altri momenti -ha proseguito Lojudice-. Ogni Papa ha avuto le sue doti, i suoi carismi, le sue capacità e, soprattutto, la sua storia. Bergoglio. Francesco è stato particolare, perché veniva – come diceva lui – dall’altra parte del mondo: latinoamericano, gesuita… tante caratteristiche che l’hanno reso unico, finora, nella storia della Chiesa. Mi sembra comunque che tutto stia andando in maniera positiva e serena. Io sto vivendo una grande esperienza di Chiesa”.

Non sarà un Pontefice giovane? ” Questa è una battuta che circola tra noi. Perché, come si dice, più che un Santo Padre, ci vorrebbe un Padre Eterno, se deve durare trent’anni. Ma non perché debba durare meno, eh. Chi lo sa? È vero che l’aspettativa di vita si allunga, e probabilmente si ripenseranno anche alcune cose. Non è più il pontificato di una volta, dove il Papa restava isolato nel suo mondo – la risposta del cardinale-. Oggi un pontificato consuma. Francesco si è consumato: lo abbiamo visto due domeniche fa, quanto sia provato”.

Sulla possibile rosa ristretta “il fatto che di tanti non si sappia nulla rende più difficile farsi un’idea. Alcuni sono più conosciuti di altri, ma ancora non riesco a percepire se possa emergere un outsider, magari già alla prima votazione. Vedremo”, dice Lojudice. Sul FantaPapa “ormai c’è il Fantatutto. È chiaro: è un tempo particolarissimo, tutto schizza in avanti rapidamente. I social rendono tutto più… consumabile. Dodici anni fa non era così. Queste cose fanno anche un po’ sorridere – prosegue l’arcivescovo-. Ma, come dico sempre ai confratelli: attenzione, altrimenti si rischia di diventare oggetto di ridicolo. Lo vedete anche voi: si guarda dove abitano i cardinali, quanto costa il vestito… io a volte mando la fattura per scherzo. Non sono certo i costi che molti immaginano, né le serate trascorse chissà come”.

Il conclave in un contesto internazionale complicato “assume un valore altissimo” e dà “una lezione di responsabilità. Nessuno prende alla leggera un’esperienza del genere, ci mancherebbe – conclude Lojudice-. Capiamo quanto la voce del Papa sia autorevole, ascoltata. Ma il Papa non è da solo: lo dico sempre. Il Papa è la guida, non il capo. Il capo della Chiesa è Cristo, e la Chiesa esiste per annunciare il Vangelo. Il Papa guida la Chiesa insieme al collegio dei vescovi, e ancor più da vicino con il collegio dei cardinali. Questo ci dà serenità e sicurezza nel portare avanti le cose”.

Katiuscia Vaselli

 

 

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