Invito Bruno Valentini ed il Partito Democratico a non fare troppo affidamento sui manifesti “Insieme ci siamo riusciti” apparsi in questi giorni sui muri di Siena per raccontare agli elettori (ormai la campagna elettorale è iniziata…) quanto di buono ha fatto l’amministrazione comunale in questi 4 anni e mezzo. In oltre un secolo di comunicazione politica di manifesti di successo se ne ricordano solo due: “La forza tranquilla” di Francois Mitterand e “Meno tasse per tutti” di Silvio Berlusconi. Ma entrambi vinsero per il contenuto politico della loro proposta che stava dietro lo slogan, non certo per il manifesto in se stesso.
Suggerisco ad Eugenio Neri di non preoccuparsi eccessivamente per l’esito negativo del ballottaggio del 2013. A parte il caso di Abraham Lincoln, che fu sconfitto tre volte consecutive fra Congresso e Senato prima di diventare Presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon fu eletto al secondo tentativo, Mitterand al terzo, Luiz Inácio Lula da Silva addirittura al quarto. Una sconfitta non pregiudica le possibilità di vittoria, soprattutto se si fa tesoro della precedente esperienza.
Ricordo a Pierluigi Piccini che Ronald Reagan (un altro che perse le primarie del partito repubblicano nel 1976 e poi fu eletto due volte presidente, con esito trionfale) attraversò l’America chiedendo a tutti coloro che incontrava: “State meglio oggi o quattro anni fa?” e si costruì una maggioranza che nessun analista aveva previsto. E’ vero che lui dovrebbe allungare un po’ il periodo, però…
Credo che Luigi De Mossi non debba preoccuparsi, né andare a lezione da qualche guru improvvisato, se in televisione risulta poco efficace. Meglio rimanere se stessi. George W. Bush perse tutti i dibattiti televisivi contro Al Gore prima e John Kerry dopo, ma vinse lui le due elezioni presidenziali. Romano Prodi sopravvisse con successo a vari dibattiti elettorali in cui, effettivamente, pochi capirono cosa stesse dicendo. Mentre Ciriaco De Mita, con i suoi “ragionamendi” da “filosofo della Magna Grecia”, svolti prevalenetemente in faticoso italo-avellinese, è stato quello che è stato ed a 89 anni è ancora sindaco di Nusco.
Tranquillizzo Francesco Fasano e Siena Attiva: lamentarsi sui giornali dell’amministrazione di cui si fa parte e poi votare supinamente qualsiasi provvedimento venga loro presentato, è una politica che in Italia paga sempre. Il Partito Repubblicano di La Malfa e Spadolini ci è andato avanti per oltre 40 anni, lucrando ministeri, sottosegretariati e mille prebende. Se riescono a ritornare in consiglio comunale, possono farlo anche al prossimo giro.
Il consiglio finale – invece – è valido per tutti: meno state su Facebook e più voti avrete.
Roberto Guiggiani