Anche la contrada del Nicchio torna a spiegare le bandiere e a rullare i tamburi per le vie della città, questa volta in completa normalità, aspettando la carriera di agosto. Il rione dei Pispini si appresta a celebrare i suoi festeggiamenti in onore di San Gaetano Thiene con un calendario ricco di attività. Finite le due settimane de La Pania che ha accolto tante persone di tutte le età, adesso è il momento di entrare nel vivo della festa.
“Siamo carichi e pronti a iniziare i nostri festeggiamenti – commenta Giovanni Arduini, priore della contrada del Nicchio – quest’anno finalmente torniamo a festeggiare senza alcuna costrizione. Devo dire che anche l’anno scorso siamo stati tra i pochi fortunati che hanno potuto girare per le vie della città, ovviamente con qualche limitazione, come il numero dei monturati, ma adesso torniamo alla nostra tradizione”.
La festa titolare è iniziata, di fatto ieri, venerdì 5 agosto, con l’omaggio all’asilo Butini Bourke e il concerto di musica lirica nella basilica di Santo Spirito, concerto tanto caro alla contrada che dal 1998 non veniva più eseguito. Successivamente la cena dei ‘cittini’ e il tradizionale Palio. Oggi è stato la volta della colazione dei cittini alle 9 e il tradizionale giro in omaggio ai defunti della Contrada nei cimiteri cittadini. Alle 10 l’omaggio all’altare di San Gaetano, il battesimo contradaiolo alle ore 16.30 che vedrà ben 65 nuovi ingressi nella contrada. Alle 18 la cerimonia dei sedicenni e poi il ricevimento della signoria, il mattutino e la cena. Domani, finalmente, i colori della contrada del Nicchio tornano a rendere omaggio alle consorelle per le vie del centro.
“Ai miei contradaioli – conclude Arduini – chiedo solo di godersi a pieno i momenti della festa. Nel rione c’è tanto entusiasmo e partecipazione. Come ho detto anche in assemblea, adesso dobbiamo goderci la nostra contrada con ogni sentimento. Il Nicchio arriva da un lungo digiuno dal Palio, finalmente torneremo protagonisti sul campo, speriamo che questa festa sia beneaugurante per portarci un’altra gioia immensi. Non nascondo che anche il sottoscritto è molto trepidante di tornare sul tufo, anche eprché sarà il mio primo palio da priore in carica in cui vedrò la mia contrada correre. Non diciamo oltre, meglio essere scaramantici. In ogni caso, questa dovrà essere la festa della ripartenza”.
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