“L’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale”, così cantava Lucio Dalla in una delle sue celebri canzoni ed è anche il messaggio che Raffello Ginanneschi, priore della contrada della Giraffa, vuole trasmettere al suo popolo, a tutta la città. Ancora in un periodo caratterizzato dall’incertezza le contrade provano a riprendere il ritmo e a scandire i tempi della stagione del Palio. Nonostante la possibilità, da parte del Magistrato delle Contrade, di poter posticipare le feste titolari nell’attesa di un quadro epidemiologico più tranquillo provando a effettuare il consueto ‘giro’, la contrada della Giraffa ha voluto confermare la data canonica. Ieri, infatti, sono iniziati i festeggiamenti nel rione di Provenzano in onore del patrono, la Visitazione della Beata Vergine Maria, con il consueto ‘mattutino’ e poi le cene con i contradaioli nel massimo rispetto delle norme anti Covid-19.
“Abbiamo scelto – spiega Raffaello Ginanneschi, priore della contrada della Giraffa – di confermare le date della nostra Festa dopo un’attenta analisi della situazione nazionale. Non effettueremo il giro, ma la situazione attuale ci ha permesso di festeggiare in una maniera più adeguata. Abbiamo scelto di non posticipare perché comunque potevamo celebrare i nostri giorni consentendo a tutto il popolo di partecipare. Abbiamo effettuato il mattutino nella ‘piazzetta’ di contrada per permettere a tutti di poter essere presenti, successivamente la cena nei nostri giardini. Siamo stati indecisi fino all’ultimo momento, ma dal primo di giugno il quadro epidemiologico è cambiato completamente. Se la situazione fosse rimasta la stessa di un mese fa molto probabilmente avremo preso la stessa decisione di Oca e Drago, ovvero di posticipare la nostra Festa Titolare”.
Ma nelle contrade c’è speranza, i contagi si stanno abbassando, la vaccinazione prosegue a ritmo serrato, tutto questo fa sperare in un ritorno alla normalità potendo tornare a riassaporare la vita di tutti i giorni.
“Mi ricordo – prosegue il priore – di una frase di Adù Muzzi che, rispondendo a un ragazzo che non voleva andare alla prova della mattina, disse: “Guarda, che la prova che perdi non te la ridarà nessuno”. Ecco, questo è ciò che dovremo tornare ad apprezzare una volta usciti da questo periodo: la normalità. Forse nel tempo abbiamo dato per scontato troppe cose e ci siamo persi di vista la straordinarietà della nostra storia, delle nostre tradizioni. Eravamo abituati a trovare gli anziani a chiacchiera sui muretti di contrada, oggi quegli anziani non ci sono più perché hanno paura del Covid-19, o peggio ancora, perché il Covid-19 se li è portati via. Non dovremo fare niente di speciale: torniamo a riapprezzare la nostra normalità”.
Niccolò Bacarelli
Di seguito la video intervista completa al priore della contrada della Giraffa, Raffaello Ginanneschi