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Controlli, arresti ed espulsioni: bilancio sulla sicurezza a Siena. Il Prefetto: “Preserviamo il modello di civiltà di questa città”

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Oltre cinquemila persone controllate, 180 fogli di via e 48 arresti per spaccio. Sono i numeri dell’attività di prevenzione e controllo del territorio presentati in prefettura nel corso della conferenza sul bilancio della sicurezza a Siena e in provincia.

Al tavolo dei relatori il prefetto Valerio Massimo Romeo, il questore Ugo Angeloni e i vertici provinciali delle forze dell’ordine, per fare il punto su un’azione che negli ultimi mesi ha interessato città e territorio. “È giusto che i cittadini conoscano l’impegno quotidiano delle forze dello Stato e degli enti locali in divisa, che lavorano spesso in silenzio”, ha sottolineato il prefetto. “Questa è una città estremamente civile, con un livello di convivenza superiore alla media. Anche grazie al sistema delle Contrade, che non rappresentano solo la tradizione del Palio ma un modello organizzativo e sociale fondamentale”, ha continuato, spiegando poi che la “civiltà di Siena vada preservata”

Da ottobre sono state controllate 5.371 persone, per circa l’80 per cento nel territorio comunale di Siena, e 622 veicoli. In città sono stati verificati 12 esercizi commerciali, mentre la Guardia di Finanza ha effettuato controlli mirati su sei attività considerate sensibili. Gli arresti per spaccio, riferiti però all’intero anno, sono stati 48.

Sul fronte dell’immigrazione sono stati adottati 180 provvedimenti di espulsione, di cui 105 eseguiti con accompagnamento alla frontiera. Per i restanti casi, ha spiegato Romeo, il problema è strutturale. “Quando il cittadino si chiede perché un’espulsione non venga eseguita, la risposta è semplice: senza i CPR non è possibile procedere”, ha affermato.

In assenza di posti nei centri di permanenza per il rimpatrio, l’unico strumento resta l’ordine di allontanamento dal territorio nazionale entro dieci giorni. “Viene sempre rispettato? No”, ha ammesso Romeo, aggiungendo: “Finché l’Italia non si doterà di un sistema adeguato di CPR, parlare di sicurezza può avvenire solo in termini molto limitati. I miracoli non possiamo farli”.

Durante i servizi di controllo l’attenzione si è concentrata su alcune aree della città – Piazza Gramsci, Pantaneto, La Lizza e Camollia – dove si erano registrati episodi di spaccio e comportamenti riconducibili al fenomeno dei cosiddetti “maranza”, “che è presente in molte città – ha osservato Romeo – ma a Siena li abbiamo affrontati tempestivamente per evitarne il radicamento. Sono stati individuati 4-5 capibanda”.

Per contrastare lo stesso fenomeno sono stati attivati servizi ad alto impatto, con pattuglie rafforzate, personale in abiti civili e un lavoro coordinato tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia provinciale e Polizia locale. Il modulo operativo ha portato all’emissione di 23 Daspo urbani per spaccio e tre provvedimenti di sorveglianza speciale, con obbligo di permanenza domiciliare notturna.

Poi il focus sulla provincia: a Chianciano Terme sono state controllate 72 strutture alberghiere, con quattro denunce per occupazione abusiva.  Nel corso della conferenza il prefetto ha rivolto un appello ai proprietari delle strutture alberghiere nella città termale: “È necessario evitare che immobili dismessi diventino luoghi di degrado o di consumo di sostanze stupefacenti”.

Capitolo organici: Romeo ha chiarito che le carenze “esistono ma sono fisiologiche e diffuse a livello nazionale. Siena è comunque in grado di garantire i servizi ordinari di controllo del territorio”.

Un passaggio centrale della conferenza è stato dedicato al tema della violenza domestica, definito dal prefetto uno degli ambiti più complessi e impegnativi sul piano operativo. In provincia sono 70 le vittime attualmente sottoposte a vigilanza dinamica, un sistema che prevede controlli costanti e mirati da parte delle forze dell’ordine.

“Abbiamo individuato, insieme alla Procura e al Tribunale, un percorso condiviso per la gestione di questi casi”, ha aggiunto il prefetto, evidenziando l’importanza dello scambio informativo sugli autori delle violenze. “Il principio che guida l’azione è uno solo: massima cautela e massima protezione per le donne vittime di violenza”.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi