Domenica 3 giugno si celebra la festività religiosa del Corpus Domini e ritorna la tradizione delle Infiorate per le strade di borghi e paesi.
infiorata di spello 2012
Basta un’immagine per capire di cosa di tratta: le strade vengono ricoperte di coloratissime opere d’arte realizzate con i fiori, e si può così godere – insieme – della bellezza dei luoghi e delle composizioni floreali. Non a caso, la più famosa è quella di Spello, in provincia di Perugia, con un percorso di un chilometro e mezzo lungo il quale si possono ammirare oltre 60 infiorate, una più bella dell’altra. E dove sarebbe un peccato non guardare – insieme ai fiori – lo straordinario impianto urbano di questo paese, che è fin troppo facile, ma inevitabile, definire un “presepe”, per come ha saputo conservare nel tempo il proprio aspetto: superata la Porta Consolare, si ha davvero l’impressione di aver attraversato un diaframma spazio-temporale.
Già da stasera, comunque, alla Taverna degli Infioratori si possono assaggiare i menu a base di fiori, mentre domani sera, aspettando l’Infiorata, ci saranno visite guidate, musei aperti, mostre sui fiori e tante altre cose.
Ma – appunto – quella di Spello è soltanto la più famosa delle Infiorate del Corpus Domini. A Diano Marina, vicino ad Imperia, il programma annuncia addirittura “un milione di petali di rose che copriranno oltre 2 mila metri quadrati distribuite lungo le vie del centro cittadino rappresentanti figure religiose ed eucaristiche”. Più vicina a noi ci sono – sempre domenica 3 giugno – quelle di Fucecchio, di Bolsena (dove sarà invece il lago a fare da meravigliosa quinta teatrale allo spettacolo dei fiori) o di Tarquinia, con la opportunità di dedicarsi poi alla visita della necropoli etrusca. A Rieti, l’Infiorata è stata scelta come l’evento che segna l’inizio della stagione estiva di eventi ed appuntamenti. E la lista di infiorate non finirebbe mai.
A Genzano di Roma, invece, l’Infiorata è in programma dal 9 all’11 giugno e dunque potete tranquillamente programmare la visita e, magari fare il confronto con quelle viste questa domenica.
Roberto Guiggiani