Un progetto che apre le porte a tutti e in dieci anni è riuscito a varcare anche i confini dell’Italia, portando a casa un campionato europeo: è ciò che hanno fatto i ragazzi del Costone BaskIn, una realtà cestistica capace di mettere insieme ex giocatori professionisti, persone abili e persone disabili, all’insegna del divertimento e dei valori dello sport. Anche quest’anno il Costone BaskIn, come confermato dal presidente Emanuele Montomoli, resta uno dei progetti di punta della società gialloverde e l’auspicio è quello che anche altre società possano un giorno abbracciare questo progetto.
“Quando sono stato eletto presidente del Costone, il BaskIn era già una realtà importante e la mia idea fu fin da subito quella di investirci – commenta Montomoli -. Negli anni poi, la categoria del BaskIn è cresciuta molto, portando a casa anche dei bellissimi risultati, sia al livello nazionale che europeo. Ovviamente io penso alla mia società, ma sarei molto contento se anche le altre squadre abbracciassero questo progetto”.
In casa Costone, la squadra di BaskIn ha avuto anche dei momenti difficoltà dopo il Covid, soprattutto per portare ragazzi a praticarlo. Pertanto, gli allenatori gialloverdi hanno deciso di andare nelle scuole cittadine per far conoscere il più possibile questo sport, e l’obiettivo prefissato è di riuscire a creare presto anche una squadra under 14.
“La nostra squadra è ben attrezzata e ha già molti ragazzi – spiega l’allenatore Filippo Pintaldi -, ma siamo convinti che possiamo fare ancora meglio e portare molte più persone, sia abili che disabili, perché nel nostro sport non esistono differenze. In questi dieci anni abbiamo vinto tanto ed è stato importante per farci conoscere dalle famiglie e oggi siamo molto orgogliosi dei nostri ragazzi”.