Crollo del cantiere a Firenze, in tanti da Siena alla manifestazione Cgil-Uil. Seggiani: “Nessuno si muove contro la strage”

“Il nostro mondo del lavoro subisce quotidianamente una strage che non trova soluzioni politiche o istituzionali”.

La presa d’atto è del segretario provinciale della Cgil Fabio Seggiani che, insieme ad una folta delegazione del sindacato senese e ad una decina di segretari di categoria, era presente oggi alla manifestazione di Firenze organizzata dalla stessa Cgil e dalla Uil.

Anche dall’Unione del Lavoro locale sono arrivate decine di iscritti alla mobilitazione nel capoluogo di regione.

Dopo il crollo avvenuto nel cantiere Esselunga le sigle sono tornate ad urlare “Basta! alle morti bianche”: “Da tempo – ricorda Seggiani – denunciamo il lavoro povero, i ricatti occupazionali e la mancata formazione. Questo – ha evidenziato- ha prodotto assenza di diritti e morti. Questa giornata non deve essere di ricordo ma di rottura. Dobbiamo reagire a questo scempio e far sì che la politica prenda definitivamente in mano un argomento che fa parte della dignità del Paese”.

Il bilancio definitivo della strage al cantiere di via Mariti è di cinque vittime e tre feriti. Ieri i vigili del fuoco – tra cui quelli di Siena – hanno individuato e recuperato il corpo dell’ultima vittima.

Ed oggi, in un’informativa in Cdm, il ministro Marina Calderone ha sottolineato che per l’accertamento dei fatti, su quanto accaduto venerdì, sta ancora operando la polizia giudiziaria.

Sul tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro il Governo ha convocato sindacati e rappresentanze datoriali.  Il tavolo dovrebbe tenersi nella mattina del prossimo lunedì 26 febbraio.

L’Esecutivo tra l’altro studia una possibile interdizione dagli appalti da due a cinque anni in caso di gravi violazioni o di accertata responsabilità penale per reati sulla materia.

Il segretario del Pd regionale Emiliano Fossi ha lanciato infine l’idea di una ‘Carta di Firenze’: “Un patto – ha spiegato – tra istituzioni, enti locali, imprese e sindacati nel settore degli appalti pubblici e privati per eliminare la logica del massimo ribasso, del subappalto senza controlli, e per promuovere formazione e prevenzione”.