La vicenda è di quelle cui ormai siamo abituati in Italia, in particolar modo a Siena dove, dal 2012, il caso Mps ha fatto esplodere la bolla ampiamente gonfiata negli anni precedenti.
Nulla di sconvolgente se non fosse che adesso la questione si sposta sul minuscolo, ricco Stato di San Marino che da sempre ha avuto nell’immaginario collettivo il ruolo di paradiso (soprattutto fiscale) e che oggi si trova a vivere una situazione economica davvero analoga a quella di Siena con un buco da 400 milioni di euro (a quanto si apprende dai media di settore). Tanto che è intervenuto con forza il Fondo Monetario Internazionale e, tra vicende che hanno portato a scoprire i nervi su presunti legami politici e finanziamenti anche in Italia e crediti in sofferenza, la Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio dello Stato di San Marino è arrivata a dover nominare un nuovo cda della Cassa di Risparmio di San Marino, in pratica la banca dello Stato.
E’ stato ritenuto necessario operare con un gruppo super partes di tecnici competenti (individuati per curriculum ed esperienza dallo stesso FMI a parte quelli di nomina sammarinese) in grado di rimettere in sesto i conti dello stato del titano. Sette nuovi membri, sei dei quali di nazionalità italiana.
Oggi l’ufficializzazione della nomina: Nicola Romito presidente e legale rappresentante, di nomina dell’azionista Eccellentissima Camera; Filippo Francini (unico sammarinese) vice presidente, di nomina dell’azionista “Fondazione San Marino Cassa di Risparmio –SUMS”; Luigi Borri, consigliere, di nomina dell’azionista Eccellentissima Camera; Giuliana Michela Cartanese, consigliere, di nomina dell’azionista Eccellentissima Camera; Massimo Cotella, consigliere, di nomina dell’azionista Eccellentissima Camera; Angelo Lazzari, consigliere, di nomina dell’azionista “Fondazione San Marino Cassa di Risparmio –SUMS”; Andrea Rosa,consigliere, di nomina dell’azionista Eccellentissima Camera.
Con il nuovo board – del quale fa parte dunque anche il senese Luigi Borri, un curriculum di grande spessore che negli anni lo ha portato a ricoprire diversi incarichi di prestigio nel settore di economia e finanza – , indica una nota della Segreteria di Stato, “si avvia una fase di riorganizzazione della banca che dovrà portare all’adozione di tutti gli interventi necessari al rilancio e al rafforzamento dell’azienda”, “un ruolo molto importante a partire da un approfondito lavoro di analisi della attuale situazione aziendale, della sua struttura organizzativa e della capacità di generare reddito”. I Soci “saranno chiamati a sostenere la Cassa di Risparmio e lo Stato, per il tramite del Governo, non si tirerà indietro e farà certamente la sua parte”.
Il neo eletto Consiglio di Amministrazione ha adesso il compito urgente di predisporre entro tre mesi di un piano industriale di sviluppo, da implementare nei successivi 30 giorni, che preveda un progetto di internazionalizzazione e di posizionamento strategico, nonché di gestione dei Npl (non performing loans). “il Governo ha ritenuto di prioritaria importanza garantire la nomina del nuovo Cda per avviare da subito il percorso di riorganizzazione e di rilancio necessario a dare una prospettiva solida e credibile”.
Katiuscia Vaselli