Dalle Clarisse passando per Stalloreggi per arrivare poi in Prefettura con la richiesta di sempre: “Dateci un posto dove dormire”. Così, davanti alla sede della Caritas prima e poi al palazzo di Governo, va in scena l’ennesima protesta dei richiedenti asilo pakistani. “Sessanta, settanta persone sono qui. Abbiamo problemi di cibo, non abbiamo un luogo dove dormire”. Yasser Alì, migrante giunto in città un mese fa ha fatto da portavoce al gruppo dei manifestanti. Anche la mobilitazione sarebbe nata da uno scenario di cui ormai si è fatta l’abitudine: i pakistani si trovavano dentro al parcheggio Il Duomo in prossimità di Porta San Marco e sono stati mandati via dall’intervento delle forze dell’ordine. Di qui il tentativo di cercare riparo alle Clarisse, ma la Caritas non è più nelle condizioni di ospitare altri immigrati. “Da qualche parte devono comunque andare – rileva Don Vittorio Giglio, responsabile della Caritas di Siena – . Noi abbiamo le difficoltà che già c’erano e avevamo già il nostro da farsi con le altre realtà del nostro territorio. Qui nel dormitorio ne abbiamo accolti 27 mentre 28 sono all’Arbia. Ma per ragioni di carattere igienico siamo arrivati al massimo”. Nel pomeriggio c’è stata anche un’interlocuzione tra la Caritas e le altre istituzioni, per rendere edotto palazzo pubblico e prefettura dell’accaduto.
KV
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