Il sindaco di Poggibonsi sul protocollo con Certaldo e le Associazioni per promuovere le iniziative imprenditoriali e sulla raccolta fondi per la RSA
“Dare un’opportunità ed aiutare i giovani a trasformare le proprie idee in vere realtà imprenditoriali”. Così David Bussagli, sindaco di Poggibonsi dal 2014, illustra il leitmotiv del protocollo operativo firmato lo scorso 17 ottobre tra i due Comuni di Poggibonsi e Certaldo e le Associazioni di categoria. Un progetto importante, che ha visto e che vedrà la collaborazione di più realtà territoriali nel gettare le basi e contribuire allo sviluppo delle imprese del futuro. Un territorio che investe sui giovani, ma che riceve dimostrazioni di fiducia anche per i suoi servizi agli anziani, come dichiarato dal sindaco in merito al gesto del pittore poggibonsese Roberto Angiolini, che ha donato alla RSA “Dina Gandini” i fondi raccolti con la vendita delle sue litografie.
Ci dice qualcosa in più sul recente protocollo firmato tra Poggibonsi, Certaldo e le Associazioni di categoria?
“Il protocollo firmato lo scorso lunedì unisce le due amministrazioni comunali di Poggibonsi e Certaldo e le Associazioni di categoria dei due territori della Valdelsa senese e di quella fiorentina. Lo scopo è quello di aiutare le imprese del futuro a radicarsi nel nostro territorio, mettendo a disposizione spazi recuperati dai rispettivi comuni ed ospitando al loro interno le start up. Questi spazi saranno gestiti, per quanto riguarda Poggibonsi, dal Terre di Siena Lab, la nostra società partecipata, che dovrà pubblicare un bando di interesse e selezionare le start up che vi andranno ad operare. Lo stesso farà Certaldo con il suo soggetto gestore; con l’amministrazione certaldese stiamo cercando di definire procedure uniformi, in modo da rendere complementari le tipologie di aziende che saranno ospitate nelle strutture preposte dai due comuni. Entrambe le amministrazioni hanno, inoltre, ottenuto dei finanziamenti dalla Regione ad hoc, quindi gli interventi di ristrutturazione sono stati in parte assistiti dal contributo regionale. A quanto mi risulta, siamo le uniche amministrazioni beneficiarie di questo finanziamento che hanno deciso di lavorare insieme, chiedendo e ottenendo in modo spontaneo dalle associazioni di categoria la disponibilità a fornire servizi e supporti adeguati a chi si cimenta in una nuova iniziativa imprenditoriale; il nostro si propone, quindi, come un territorio che cerca di dare un aiuto mettendo a disposizione aree di lavoro e dispensando informazioni e servizi”.
Quando partirà il tutto?
“I lavori di ristrutturazione, che a Poggibonsi riguardano la Casa Chesino, sono sostanzialmente terminati e quelli a Certaldo sono in dirittura d’arrivo. In questi giorni stiamo completando le ultime rifiniture, al termine delle quali indiremo un bando di selezione ed avvieremo quindi la fase operativa, riempiendo, come ci auguriamo, questi spazi di future imprese”.
Cosa si farà in concreto all’interno di queste strutture?
“Noi valutiamo le proposte e cerchiamo di lavorare sulla coerenza in modo complementare con Certaldo, tentando di fare sinergia, di creare un dialogo e di incoraggiare il lavoro congiunto tra le imprese di Poggibonsi e di Certaldo”.
Quale sarà il ruolo delle associazioni?
“Le associazioni forniranno le informazioni ed i servizi necessari ad accompagnare e supportare nelle prime fasi i progetti imprenditoriali, seguendone poi l’evoluzione e la trasformazione in vere e proprie imprese che riescano a produrre valore economico. Non sempre infatti chi ha un’idea interessante dispone delle nozioni adeguate che possano guidarlo nella creazione di un’impresa”.
Che aspettative avete?
“Vogliamo dare un’opportunità, nonché far passare il messaggio di una Valdelsa come terra di imprese, di manifatture e di lavoro. Ci si aspetta che ci siano più domande possibili, che si riesca sia a Poggibonsi che a Certaldo a riempire questi spazi e a trasformare idee originali in imprese e che un domani questi posti di lavoro possano significare sviluppo del territorio. È una scommessa. I giovani scommettono su loro stessi e noi diamo loro una mano creando un ambiente il più favorevole possibile alla concretizzazione dei loro progetti”.
Passando dai giovani ai più attempati, che ci dice della raccolta fondi di Roberto Angiolini per la residenza anziani di Poggibonsi?
“È stato un gesto molto bello e molto utile nella sua semplicità. Roberto, che è un nostro concittadino, ha realizzato decine di opere e le ha riunite in una bellissima mostra ospitata all’Accabì. Oltre ad aver regalato una delle sue opere all’amministrazione comunale, ha messo in vendita ad offerta libera alcune sue litografie e, senza sollecitazione alcuna, ha deciso di devolverne il ricavato alla RSA “Dina Gandini”.
È stato un bel gesto, di vicinanza e di attenzione ad una generazione diversa che trova risposta ai propri bisogni nella nostra residenza; nonché un riconoscimento per la qualità dei servizi offerti e una dimostrazione di fiducia alle amministrazioni di tutta la Valdelsa ed alla Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, che gestisce per conto dei primi i servizi sociali”.
Giulia Montemaggi