“Ho appreso la notizia questa mattina, sono ancora sotto shock. Sono rimasto spiazzato”. E’ il primo commento del sindaco di Trequanda Roberto Machetti dopo avere appreso che al confine tra il suo Comune e quello di Pienza, è stata individuata un’area potenzialmente idonea” per ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
Questo lo si legge in un documento elaborato dalla Sogin (la società statale incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi) che è stata validato dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente ( link qui)
“Avendo parlato per anni di paesaggio rurale storico, di olio e di ruralità questa decisione per noi rappresenta un ‘colpo nel capo’” commenta Machetti che aggiunge “Trequanda è il primo comune toscano iscritto nel coordinamento rurale dei paesaggi storici delle città dell’Olio iscritto nel registro del Ministero. La prima sensazione è di disgusto perché abbiamo lottato e sbandierato la nostra essenza rurale – continua-, la nostra bellezza e, negli ultimi mesi, il nostro essere covid-free” . Ma quello che si trova scritto nella Carta “è in controtendenza rispetto a quelle che sono le scelte operate dall’amministrazione e dalla comunità”, dice ancora Machetti.
Adesso “bisogna approfondire la questione per capire quali possono essere le opportunità e quali le problematiche – afferma-. Non sappiamo se questa è una “bomba d’acqua” che poi si trasforma in una cavolata, non sappiamo se ci chiederanno di voler fare questa cosa e se noi avremmo la possibilità di scegliere”. Machetti conclude: “Bisogna capire quali sono le opportunità e le necessità oggettive, questa situazione ricorda il vecchio discorso del carbonizzatore a Chiusi: nessuno lo vuole ne nostro territorio, ma se in Italia non facciamo certe strutture non abbiamo certi servizi”.
Marco Crimi