Dodici in tutto gli indagati a Siena e provincia nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Firenze. La Digos ha effettuato diverse perquisizioni. Le accuse sono di eversione e detenzione illegale di armi.
Il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo parlerà a breve dell’operazione della polizia di Siena e Firenze, coordinata dalla procura della Repubblica – direzione distrettuale Antimafia del tribunale di Firenze nei confronti di dodici soggetti, tutti italiani appartenenti agli ambienti dell’estremismo di destra, indagati per detenzione abusiva di armi correlata alla costituzione di un’associazione con finalità eversiva. Nessuno di loro aveva precedenti e anzi, spesso si trattava di soggetti insospettabili.
Dall’alba, gli agenti della Digos della questura di Firenze, in collaborazione con gli omologhi uffici della Questura di Siena coordinati dalla direzione centrale della Polizia di Prevenzione – UCIGOS, hanno eseguendo numerose perquisizioni in abitazioni ed in uffici a Siena e provincia, da Poggibonsi a Sovicille.
Non è ufficiale la notizia ma sembra sia stato trovato materiale esplosivo e da alcune intercettazioni sarebbe emerso che alcuni tra gli indagati avrebbero manifestato l’idea di far saltare in aria la moschea a Colle val d’Elsa, manomettendo le tubature del gas.
Le perquisizioni a tappeto hanno portato al sequestro di diverse armi detenute illegalmente e materiale che verrà analizzato, le intercettazioni avrebbero reso frasi inneggianti all’odio razziale, al fascismo, gravi offese al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, appunto, l’idea di far saltare la moschea di Colle val d’Elsa.
A Sovicille, chi parla con noi non mostra alcuna sorpresa sulla persona indagata
e arriva sul posto anche il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti che rivolge prima di tutto un plauso all’operazione condotta dalla polizia
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi