Detenuto aggredisce agente a Ranza, allarme del sindacato: “Da criminalità organizzata segnali su chi ha il predominio nel carcere”

Non si sa quale sia il motivo dell’aggressione all’agente di polizia penitenziaria da parte di un detenuto dell’alta sicurezza del carcere di Ranza. Forse una banalità o forse, più probabile secondo il segretario regionale Toscana della Uil Pa Polizia penitenziaria Eleuterio Grieco, ci potrebbe essere qualcosa di più grave e dunque urgente da monitorare.

“Non credo che bisogna fermarci al mero fatto della scheda telefonica – dice -. A San Gimignano ci sono membri della criminalità organizzata. E magari i segnali su chi ha il predominio dell’istituto penitenziario possono essere mandati anche attraverso gesti banali come questo”.

Ancora, fa sapere il sindacalista, si è in attesa di un riscontro da parte della direzione della casa di reclusione ma Grieco precisa quanto sia importante, puntuale e attento il lavoro della direttrice Maria Grazia Giampiccolo e confida in una risoluzione a breve, dopo averla incontrata.

Il detenuto ha rotto il naso all’agente, per il quale sono previsti 40 giorni di prognosi. Adesso il carcerato si trova invece in isolamento e potrebbe essere allontanato da Ranza, dove peraltro era arrivato dopo l’allontanamento da un altro carcere per un fatto analogo.

“Siamo preoccupati: San Gimignano è un istituto a trattamento avanzato dove è difficile che avvengano queste cose”, dice.  C’è poi un tema di sovrannumero di detenuti che sono il 132%.  Non solo:  tra i temi su cui il segretario regionale di Uil Pa Polizia Penitenziaria vorrebbe discutere con Giampiccolo c’è poi la carenza di personale.”Al momento sono previsti 229 agenti ma siamo attualmente 163″, aggiunge.

Katiuscia Vaselli