Quarant’anni nella stalla e diciotto anni nell’economato, Luca e Giancarlo Cambi, padre e figlio, contradaioli del Nicchio raccontano le loro esperienze nella video -intervista con Katiuscia Vaselli. ” Il mio è stato un grande ruolo dove non ci orari, dove porti tante nottate, dove c’è tanto lavoro. Da barbaresco mi porto dentro tanti ricordi – dice Giancarlo-, mi ricordo dei cavalli vittoriosi. Ora mi manca l’Entrone e la stalla. Balente è il cavallo che mi è rimasto nel cuore”.
“Sono stati 18 anni in economato nati per caso, non ho mai fatto parte di commissioni precedenti – così esordisce Luca-.Mia mamma e mia zia facevano le calzamaglie ed io ho fatto il modello anche per il Montone (ride ndr.). Pensavo di rinnovare solo una volta, ma alla fine i rinnovi sono stati diversi. La mia è stata una bella avventura, con tanti momenti belli, sono stato dietro anche al rinnovo delle monture del 2000. Così ho avuto modo di conoscere il Nicchio e conoscere e vedere crescere generazioni di più giovani contradaioli”.