Il periodo primaverile è quello più classico nel quale si acutizzano i problemi per chi soffre di allergie. E allora nelle prossime settimane si dovrà fare attenzione a non confondere i sintomi che sono propri delle allergie con quelli che derivano invece dall’avere contratto il virus Sars-Cov-2 e quindi la malattia Covid-19. Ci si potrebbe inoltre chiedere se una persona affetta da allergie possa essere più esposta al virus Sars-Cov-2 e se le medicine che chi soffre di questa patologia deve prendere possano abbassare le difese immunitarie. “Stiamo entrando nel periodo che è cruciale per chi soffre di allergie – afferma il medico allergologo e pneumologo, Valerio Beltrami –, persone che vanno quindi incontro a raffreddore, bruciore degli occhi, congiuntivite, asma, difficoltà respiratorie”.
Dottor Valerio Beltrami, si possono confondere questi sintomi con quelli del Covid-19?
“Le differenze cliniche sono ben evidenti. Chi ha allergie ha sintomi, come il prurito, che nel Covid-19 non si presentano. Inoltre chi soffre di allergie da anni conosce e riconosce bene questi segnali, il problema potrebbe invece presentarsi per chi per la prima volta quest’anno avesse dei problemi legati ad allergie. Ma il paziente che potremmo definire esperto difficilmente sbaglia. Il Covid-19 ha poi anche altri sintomi, ha gravi difficoltà respiratorie che non si modificano ma che rimangono immutate e che talvolta portano ad una insufficienza respiratoria. E poi il paziente Covid ha febbre, talvolta diarrea e altri sintomi che non hanno nulla che vedere con le allergie”.
Chi deve prendere medicinali per combattere le allergie rischia di avere difese immunitarie più basse e quindi di essere più esposto al virus Sars-Cov-2?
“No, anzi è vero assolutamente il contrario. Tanti in questo periodo hanno paura ad assumere le terapie, penso a spray nasali e bronchiali che talvolta sono anche di cortisonici. Ma non devono temere nulla. Voglio rassicurare tutti su questo aspetto. Se l’asma è ben controllata una persona asmatica non corre più rischi rispetto alle altre persone di contrarre il virus”.
Cosa raccomanda in questo periodo ai suoi pazienti?
“Chiamano in tanti per fare domande. Io raccomando a tutti un’estrema attenzione, la maggior parte delle persone si comporta bene ma ogni tanto c’è ancora qualcuno che domanda se il Covid-19 sia una cosa grave. Ogni tanto si incontra ancora un po’ di superficialità. Se non fosse grave questo virus non avrebbe causato 20mila morti in Italia e oltre 120mila morti nel mondo. Chi è allergico, tra l’altro, se sta a casa è anche meno esposto a problemi relativi alla sua patologia. Ricordo inoltre a tutti di attenersi alle indicazioni e di avere la regolarità della terapia, un problema questo che interessa sempre tante persone in Italia che magari quando si sentono meglio smettono di assumere i medicinali che invece devono prendere”.
Gennaro Groppa