“Siena e Grosseto più vicine”. Quante volte, negli anni scorsi, abbiamo ascoltato queste parole. E, in effetti, alla fine dello scorso anno il raddoppio della Due Mari, o, almeno, il tratto della Grosseto – Fano che interessa da vicino la provincia di Siena, sembrava – è proprio il caso di dirlo – vedere la fine del tunnel, con l’approvazione dei progetti definitivi da parte di Anas per l’adeguamento dei lotti 9 e 4, gli ultimi che mancano all’appello per completare il raddoppio. Da svariati mesi, però, tutto tace e i tempi per il via ai cantieri sembrano allungarsi. Una nuova puntata, dunque, di una telenovela che lunga da decenni: una storia perfino drammatica, se ricordiamo le tante vittime di una strada “maledetta” e che ogni estate fa penare i senesi (ma non solo) che si recano al mare. Difficile fare previsioni, ma per vedere il completamento della Siena-Grosseto bisognerà aspettare almeno altri due anni, quando invece si era ipotizzato un via ai lavori a inizio di questo anno. Quale è la situazione?
Lotto 9. A fine dello scorso novembre l’annuncio del cda di Anas: “Approvato il progetto definitivo del lotto 9, nell’ambito del progetto di adeguamento a quattro corsie della Due Mari”. Il tratto per il quale il cda di Anas dette il via libera ormai dodici mesi fa è quello che interessa i comuni di Sovicille, Murlo e Monticiano per 11,8 km con un investimento di 162 milioni di euro. Il progetto prevede l’allargamento a 4 corsie mediante la realizzazione di una nuova carreggiata in affiancamento all’esistente, con una larghezza complessiva di 22 metri, oltre alla realizzazione di complanari per il raccordo alla viabilità locale. Il tracciato si sviluppa interamente all’aperto e comprende la realizzazione di 3 svincoli a livelli sfalsati, la costruzione di 4 nuovi viadotti sul fiume Merse e sul fosso Ornate oltre a numerose altre opere minori.
Lotto 4. Pochi giorni dopo il secondo annuncio. Nella seduta dello scorso 18 dicembre, infatti, il consiglio di amministrazione di Anas approvò il progetto esecutivo del lotto numero 4 della strada statale Siena-Grosseto. Il lotto numero 4, per un investimento complessivo di 106 milioni di euro interamente finanziati dal contratto di programma Anas, riguarda un tratto di 2,8 chilometri che congiunge il tratto in corso di ultimazione (maxi lotto) con il tratto già ammodernato a Civitella Marittima. Il progetto prevede l’allargamento a 4 corsie mediante la costruzione di una nuova carreggiata in affiancamento all’esistente e comprende 8 viadotti, di cui 5 da realizzare e 3 esistenti da ammodernare, per una lunghezza complessiva di 1,8 chilometri, oltre a due gallerie, di cui una da realizzare e una da adeguare, per complessivi 550 metri. “Nelle prossime settimane – annunciò Anas – saranno quindi avviate le procedure per l’affidamento dei lavori, per i quali è prevista una durata di 1190 giorni”.
Lotto zero. Per completare definitivamente il raddoppio della Siena-Grosseto mancherebbe il così detto “Lotto Zero”, ovvero quel tratto di strada che costituisce parte integrante della viabilità di Siena. Riguardo a questo tratto della E78 l’iter progettuale tra lo svincolo con la tangenziale ovest di Siena e Ruffolo l’intervento sarebbe nel contratto di programma Anas 2016/2020 per 112,26 milioni di euro (leggi anche qui).
Finanziamenti. In sostanza per i lotti rimanenti i finanziamenti sono a disposizione, grazie anche al via libera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica sul lotto 4 dello scorso mese di marzo. Starebbe adesso all’Anas procedere con i bandi e l’assegnazione dei lavori, quindi con la partenza dei cantieri. Di operai al lavoro, cartelli di segnalazione, picconi e trivelle, però, non se ne vede l’ombra.
Futuro. Cosa è successo? Fra elezioni, difficoltà nel formare il nuovo governo e insediamento dell’esecutivo (estate compresa) i tempi si sono allungati. Con i finanziamenti già stanziati, bisognerebbe “solo” accelerare le procedure. Lo “stallo” attuale in cui si trova Anas (con il “siluramento” di Gianni Armani) non aiuta, la Regione Toscana (che aveva già indicato a Roma la Due Mari come priorità) e le amministrazioni locali possono al massimo provare a fare pressione sul governo, ma non sono coinvolte direttamente nell’iter burocratico. E i lotti zero, 9 e 4 rimangono a…zero.
Alessandro Lorenzini
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