Le eccellenze ci sono anche fuori dalle mura ed il capoluogo deve puntare anche su chi lavora nella provincia: l‘appello di Tommaso Vatti, titolare de La Pergola di Radicondoli, è di fare davvero squadra, guardando oltre al proprio municipio. E l’occasione viene data dal “no” che lo stesso Vatti ha ricevuto all’iniziativa “Vetrine in festa” perché la sua proposta, ha spiegato, non è nel contesto comunale di Siena.
In sintesi, Vatti ritiene che potrebbe essere interessante dare la possibilità anche a chi lavora fuori dalle mura di Siena di interagire con il centro storico. Parole che non aprono un caso ma quanto meno impongono una riflessione per due motivi: il primo viene dalle pagine de Il Sole 24 ore che ci vedono sprofondare dal 4 al 30esimo posto nella classifica nazionale della qualità della vita. E francamente bisogna chiedersi se sia necessario che il capoluogo intenda limitarsi a guardare dentro i proprio confini. Poi c’è il tema della stessa iniziativa “Vetrine in festa” che non ha al momento riscosso molte adesioni. Davvero si vuole dire no ad un’opportunità, come quella offerta da Vatti o da quanti potrebbero farne di analoghe, che si presenta così?
Il crollo nella classifica nazionale non è da attribuire all’attuale amministrazione, ma l’attuale amministrazione ha una responsabilità enorme: risalire la china e mostrare di saper lavorare meglio e per il bene dei cittadini, partendo da quella necessità di fare rete e creare sinergie che proprio in occasione della pubblicazione della classifica sulla qualità della vita, lo stesso sindaco Nicoletta Fabio ha auspicato con convinzione.
Basta occasioni perdute per questa città, che necessita di tornare a essere viva e vivace, monitorando e limitando i problemi e offrendo opportunità con lungimiranza. E dal momento che torna anche il bel concerto di Capodanno in Piazza, perché non cominciare dal Natale per guardare lontano e muovere i primi passi verso la capacità di essere, come capoluogo, titolari di uan squadra di successo?
Katiuscia Vaselli