Nelle prossime ore il premier Giuseppe Conte renderà noto il nuovo Dpcm.
Verrà introdotto, come noto, il coprifuoco serale, che andrà dalle ore 22 fino alle ore 5. Saranno consentiti gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità e per motivi di salute
Sarà “un lockdown light”, ha commentato la sottosegretaria alla salute Sandra Zampa su Rai Radio1 a Radio anch’io. “È abbastanza complicato – ha detto – cercare di fare una misura sartoriale basata su zone, è uno sforzo grandissimo che stiamo facendo. Il tentativo è non paralizzare il Paese, voglio che sia chiaro. Non sarà un lockdown rigido, ma simile al modello tedesco, light”.
Saranno poi limitati gli spostamenti verso le regioni a rischio, quelle contraddistinte dai contesti 3 e 4, vale a dire quelle caratterizzate da uno scenario di “elevata gravità, nelle quali è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori”. Nelle zone che sono contraddistinte dal numero 4 saranno vietati anche gli spostamenti “all’interno dei medesimi territori”, dunque a livello comunale e provinciale.
Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio. “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari”. Il provvedimento ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive. Resta invece consentita l’attività motoria “in prossimità della propria abitazione” e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”. Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti. Limitato in queste zone anche “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza” salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.
La bozza del nuovo Dpcm prevede che a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito “un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento”; ciò con esclusione, però, del “trasporto scolastico dedicato”.
Viene chiesto di utilizzare e di incentivare lo smart working ai massimi livelli possibili sia nella pubblica amministrazione sia nel settore privato, oltre che ingressi differenziati del personale che continuerà a lavorare in presenza. In particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell’emergenza) dovranno assicurare “le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato”.
La mascherina sarà obbligatoria a scuola per i bambini delle elementari e delle medie, anche quando sono seduti al banco. “L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza con uso obbligatorio di dispostivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”.