Il titolo alla tornata elettorale lo dà sicuramente l’impresa che Grazia Torelli (nella foto), candidata sindaco del centrosinistra, ha compiuto a Chianciano Terme: era tutt’altro che scontato il suo trionfo nella città chianina, anche perché per uno dei due avversari, il sindaco uscente Andrea Marchetti, pareva vicina la riconferma. Fratelli d’Italia sul Marchetti-ter ci aveva puntato molto. Tant’è che a sostegno del candidato civico di Punto e a Capo, da tempo appoggiato dal centrodestra, era arrivata persino la leader del partito nazionale, e sorella della premier, Arianna Meloni. Torelli ora avrà già dei punti su cui lavorare pancia a terra. Tra questi c’è la rinascita dei settori turistico e termale di Chianciano, che passa anche da diversi milioni di fondi in arrivo dalla Regione per il rilancio dei parchi Fucoli e Acquaviva.
Il focus iniziale su Chianciano era doveroso. Fa abbastanza clamore che questo comune abbia cambiato colore politico. Così come sorprende quanto accade in Val d’Elsa: per un soffio Susanna Cenni, candidata del centrosinistra a Poggibonsi, manca la sua elezione al primo turno nella seconda città più popolosa della provincia. Ora numeri alla mano la vittoria al ballottaggio sembra una cosa fatta visto che a Cenni sono mancati 100 voti per toccare il fatidico 50+1% e visto la distanza siderale che c’è tra lei e Angela Picardi, candidata del centrodestra e sua sfidante al ballottaggio. Ma la sensazione vissuta tra i militanti al quartier generale dell’ex-parlamentare è chiara: non manca chi parla di “vera e propria sconfitta” per non aver centrato il primo turno. “Siamo arrivati sul filo di lana: gli elettori hanno deciso che ci vorranno ancora due settimane per scegliere la sindaca di Poggibonsi e noi, dunque, siamo già a lavoro”, è la reazione di Cenni che prova a iniettare fiducia. “Abbiamo fatto una campagna elettorale intensa e appassionata – aggiunge – ma non sufficiente a chiudere la partita al primo turno, seppur per pochi voti”.
Nell’altra grande città della Val d’Elsa, a Colle, si afferma il civico Piero Pii che è seguito dal candidato di centrosinistra Riccardo Vannetti. Oltre sei i punti percentuali di distacco tra i due con Pii che potrebbe convogliare sulla sua candidatura i voti della coalizione di Angela Bargi, arrivata terza al primo turno e ora vero ago della bilancia. Non ci sono stati poi negli altri comuni al voto particolari scossoni. Le caselle si sono posizionate laddove ci si aspettava che si posizionassero, con la riconferma dei vari primi cittadini o con la vittoria di proposte politiche in continuità con le amministrazioni uscenti.
Questo però non significa che il centrosinistra non si sia tolto delle soddisfazioni: Montepulciano è il caso esemplare. Settimane fa si credeva possibile la vittoria del centrodestra e si parlava di uno scarto risibile tra il sindaco uscente Michele Angiolini e il candidato di FdI Gianfranco Maccarone. Angiolini inoltre sembrava pagare i dubbi e le incertezze nate dopo la sua risicata vittoria nelle primarie del centrosinistra poliziano. Le voci della vigilia del voto però sono state cancellate da un risultato chiaro e netto che ha visto la sua conferma, con il 53.33% dei voti e oltre venti punti di distacco da Maccarone. “Raccogliamo questo mandato popolare con un nuovo slancio e con un sostegno diffuso tra il capoluogo e gli altri centri abitati. Andiamo avanti”, ha scritto il sindaco rieletto sui social. Una prima lettura politica al voto amministrativo? Il Pd può festeggiare la vittoria a Chianciano Terme ma ora deve attendere Colle Val d’Elsa, dove rischia la débâcle. Il centrodestra invece, che sperava di poter conquistare altri comuni dopo la vittoria dell’anno scorso nel capoluogo, perde una municipalità e non aggiunge niente al suo abaco.
Marco Crimi