Emiliano Spanu (Rapolano Terme): “Visibilità al territorio ma al servizio dei cittadini”

Il sindaco di Rapolano Terme sugli aggiustamenti apportati nel corso di questi anni e sul nuovo progetto che coinvolge il Comune

Riconfermato nelle elezioni del 2014, Emiliano Spanu guida dal 2009 il Comune di Rapolano Terme. Lo abbiamo intervistato a margine del workshop illustrativo del progetto “Case Cantoniere”, esaminando con lui gli obiettivi ed alcuni dei traguardi raggiunti dall’amministrazione comunale. Un’amministrazione incentrata sulla valorizzazione del territorio attraverso una costante opera di ottimizzazione delle risorse e, soprattutto, dei servizi al cittadino.

Emiliano Spanu (Rapolano Terme): "Dare visibilità, ma al servizio dei cittadini"Emiliano Spanu (Rapolano Terme): "Dare visibilità, ma al servizio dei cittadini"

Emiliano Spanu in una foto per gonews.it

Cosa si è fatto e cosa c’è in programma per sfruttare e valorizzare al meglio le risorse del territorio?
“Ciò che stiamo facendo è la continuità di quello che è stato impostato nel corso di questi sette anni. Infatti nel 2014, al secondo mandato, abbiamo continuato quello che era già stato avviato nella mia vecchia amministrazione. Gli obiettivi primari sono quelli di dare sempre più visibilità al territorio, anche a fronte del flusso turistico in continuo aumento, ma soprattutto di migliorare costantemente i servizi per i cittadini, partendo da quella doppia risposta che il territorio deve dare sia ai visitatori che ai residenti. Da poche settimane è stato aperto un altro tratto di marciapiede sui lungostrada che costeggiano le scuole in concomitanza con l’apertura di queste. Inoltre, nel corso di questi mesi, abbiamo lavorato tantissimo con il gruppo dei volontari civici di Rapolano, grazie all’aiuto dei quali nel mantenimento del decoro urbano siamo riusciti ad avere maggiore puntualità negli interventi manutentivi, soprattutto per quanto riguarda parchi e giardini, anche in prossimità delle terme, e per la viabilità principale dove tutto l’anno c’è un grande afflusso di persone. Un altro elemento importante è poi costituito del servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta, partito da quest’anno. I primi dati al riguardo sono confortanti e testimoniano, oltre al nostro impegno, l’ottima risposta da parte dei cittadini: da un iniziale 30% di raccolta differenziata, dopo poco più di un mese dall’attivazione di questo servizio, siamo arrivati ad una percentuale del 70%. Naturalmente, al di là di questi aspetti, abbiamo cercato di soddisfare nel miglior modo possibile le richieste del cittadino residente, anche per quanto rigurda la scuole”.
A proposito di scuole, cosa è stato fatto nello specifico?
“Sono stati fatti dei lavori di miglioramento prima della loro riapertura. Interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione per rendere più agibili i plessi scolastici. Dai lavori più semplici, come l’imbiancatura, agli interventi più complessi, come quelli sulle coperture. Questi sono gli obiettivi principali sui quali ci siamo concentrati e ci stiamo concentrando.
E per quanto riguarda la difesa del suolo ed il conseguente il contenimento dei suoi rischi idrogeologici?
Fortunatamente quella fetta di territorio più soggetta al rischio di esondazioni, la parte idraulica nella zona industriale, è già stata messa in sicurezza con i lavori iniziati tra il 2007 ed il 2008 grazie ad un contributo della Regione Toscana e conclusisi nel 2009, anno del mio insediamento. I lavori eseguiti hanno permesso di arginare possibili pericoli e anche quando le forti piogge di quest’estate hanno allagato i comuni vicini, noi non abbiamo subìto nessun tipo di danno. Per quanto concerne invece l’altra parte del territorio, al di là dei cedimenti di qualche muro nel corso di questi anni, non costituisce un’area fortemente esposta a questo tipo di rischi. Naturalmente stiamo attenti alla manutenzione, avendo sempre un occhio di riguardo per questi temi fondamentali”.
Che ci dice del progetto “Case Cantoniere”?
“In proposito abbiamo organizzato con Anas un workshop che si svolgerà domani nella sala consiliare del Comune, invitando i professionisti del settore e gli operatori economici del territorio per offrire loro delucidazioni su questa iniziativa ed illustrarne il bando. Il workshop, denominato “Progetto Case Cantoniere: come cogliere un’opportunità unica di sviluppo imprenditoriale”, è stato presentato a Roma qualche mese fa e il bando del progetto scadrà a metà novembre. È un bando promosso da Anas insieme al Mibact e all’Agenzia del Demanio che prevede la valorizzazione di quelle che un tempo furono le case dei cantonieri; si parla di superfici superiori a 150 mq d’abitazione e la casa cantoniera di Rapolano è stata selezionata da Anas sin dai primi progetti pilota. L’interesse verso Rapolano è dovuto ad una serie di fattori,come le terme e le altre attrattive turistiche, nonchè la vicinanza con Siena. Anas si accolla tutti i costi di ristrutturazione e di arredamento e chi è interessato avanza un’offerta al rialzo rispetto alla valutazione economica di base operata da Anas per la gestione. Per quanto riguarda la casa cantoniera di Rapolano, vi sarà inserita una parte di ristorazione, una di ricettività ed una di vendita di prodotti tipici. Il tutto abbinato a delle soste legate anche alla mobilità elettrica, per cui ci saranno delle colonnine di ricarica. Tutte queste cose saranno inserite all’interno di una rete a livello nazionale, in collaborazione con il Touring Club, quindi il progetto avrà una certa risonanza, come voluto da Anas”.
Quanto tempo ci vorrà per portare a termine il progetto?
“L’obiettivo di Anas è quello di rendere operative le case cantoniere il prima possibile, probabilmente già per la prossima primavera”.

 

Giulia Montemaggi

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