“Su Mps, lo abbiamo detto e lo ripetiamo con forza, la bussola che ci orienta ha quattro punti cardinali”. Così si è espresso Enrico Letta, segretario nazionale del Partito democratico e candidato del centrosinistra al collegio Toscana 12 per le elezioni suppletive dell’autunno, in un intervento su La Repubblica. L’ex premier su Rocca Salimbeni: “La salvaguardia dell’occupazione, il no ad ogni ipotesi di spezzatino, il mantenimento del marchio e del legame con la città e infine una continuità nell’accompagnamento dello Stato in questa complessa fase di riorganizzazione. A Siena ci si illuse, quindici anni fa, di poter diventare il cuore della finanza italiana. Così non andò, come sappiamo. Ci sono stati errori e mancanze. Errori di sistema e della sinistra, sui quali è mio impegno rafforzare un’autocritica onesta e stimolare un radicale cambiamento. Possiamo voltare pagina. Io mi candido anche per garantire questa cesura”.
Ancora il segretario nazionale del Pd: “Con l’impegno al mantenimento dei quattro obiettivi che dicevo e che abbiamo già posto all’attenzione del governo e del dibattito pubblico – lavoro, marchio e unità del gruppo, territorio, ruolo dello Stato – Mps può puntare ad essere un importante punto di riferimento di un sistema bancario nazionale rilanciato in chiave più moderna ed europea, con evidenti implicazioni positive per il territorio e per la Toscana tutta”.
Poi le scienze della vita, settore che può essere cruciale per la Siena del futuro. “La partita sul Monte – dice Enrico Letta – non deve far dimenticare che la città ha un’altra chance da giocarsi sul livello nazionale ed europeo: le scienze della vita. Il lavoro già importante finora fatto con Toscana Life Sciences, grazie alla Regione, agli enti locali, alla Fondazione e all’università, può trovare nel dopo Covid un’accelerazione fondamentale per l’Italia. Si è parlato, durante la pandemia, di Siena capitale dei vaccini e si sono sottolineate le interazioni possibili tra pubblico e privato. Ora con il Pnrr si può e si deve fare di più”.
“Il voto per le suppletive – ha concluso il candidato del centrosinistra alle suppletive – deve essere il momento della verità su Siena e non l’ennesimo esercizio di retorica di chi aggira i problemi reali, lasciandoli congelati e sullo sfondo. Anche per questo ho deciso di accogliere l’invito del territorio a candidarmi per il centrosinistra: dire no sarebbe stata diserzione. Occorre anzitutto un piano di investimenti serio per cultura, turismo, agroalimentare: parliamo di eccellenze mondiali che vanno rilanciate mettendo mano a carenze infrastrutturali e di mobilità non più sostenibili. E poi lavoro e impresa, per un’area del Paese tra le più impoverite demograficamente con un rilancio di servizi di qualità”.
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