“Molte famiglie possono utilizzare questo bonus, purtroppo solo il 35% di queste ne usufruisce. Tutte le aziende che lavorano nel comparto energetico stanno informando, ma ci sono comunque molte persone che non sono al corrente del bonus e quindi abbiamo deciso di far partire questa campagna informativa” . Con queste parole l’amministratore delegato di Estra, Alessandro Piazzi, ha presentato l’iniziativa dell’azienda “Estra vicina e ti informa” che ha l’obiettivo di rendere nota la misura del governo resa operativa da Arera, l’autorità italiana che regola l’energia: un bonus per il gas, una per l’elettricità ed uno che riguarda i casi di utilizzo di materiali elettro medicali per mantenere in vita persone gravemente malate per le quali serve comunque la certificazione Asl. Vi potranno accedere tutte le famiglie intestatarie di una fornitura d’azienda nell’abitazione con un Isee che non superiori 8 mila cento euro, o non superiore a 20 mila euro per le famiglie con almeno 3 figli a carico. Il bonus sociale gas e quello elettrico sono cumulabili. Per fare domanda devono essere compilati dei moduli, reperibili nei comuni e nei siti internet di Arera e dell’Anci, che devono essere poi consegnati al Comune di residenza, oppure altri istituti, come il Caf. Il valore del bonus varia a seconda del tipo di utilizzo e del numero di persone residenti nell’abitazione. L’anno scorso l’azienda ha distribuito oltre 1 milione e 800 mila euro di bonus gas, in media 95 euro annui per famiglia. Per i bonus elettrici sono stati versati quasi 600 mila euro, 93 euro in bolletta a famiglia. I bonus totali, gas e elettricità , distribuiti sono stati oltre 26 mila. Tutte queste misure hanno l’obiettivo di sconfiggere la povertà energetica. Secondo i dati Istat ,7 famiglie italiane su 10 non riescono a riscaldare la propria casa. “Molte famiglie con un reddito basso hanno delle difficoltà , non si può vivere senza energia – commenta il presidente di Estra, Francesco Macrì -. Questo provvedimento dello stato garantisce un minimo sostegno. Come vicepresidente di UtilItalia ho proposto una modifica normativa: un automatismo che permetta sconti a persone che dichiarino un reddito sotto una certa soglia”.
Marco Crimi