Il primo cittadino di Castelnuovo Berardenga sull’impegno sociale e sull’offerta turistico-culturale del Comune
Dal 2014 Fabrizio Nepi ricopre la carica di sindaco di Castelnuovo Berardenga. Abbiamo parlato con lui delle numerose iniziative nelle quali è attivo il Comune; dai progetti per il sociale, come quello che coinvolge l’Rsa di Villa Chigi, o la raccolta fondi per il terremoto del Centro Italia, fino ai piani di valorizzazione turistica e culturale. L’obiettivo primario è quello di costruire un comune improntato sulla solidarietà, la collaborazione, la cultura ed il senso civico, riconoscendo il valore del territorio e delle sue peculiarità, al fine di trarne buoni frutti per l’intera comunità.
Può dirci qualcosa in più sulla recente iniziativa indirizzata all’Rsa di Villa Chigi?
Il progetto si chiama “L’orto felice di Borgo San Felice”. Borgo San Felice è un Relais & Châteaux di Castelnuovo Berardenga di proprietà Allianz che, attraverso la sua fondazione “Umana Mente” e in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’Associazione della terza età, hanno costituito un orto sociale. Un luogo bellissimo, curato come un giardino inglese, in cui ragazzi disabili maggiorenni lavorano con l’Associazione della terza età e con gli anziani di Castelnuovo Berardenga. È un progetto di socializzazione e di integrazione molto importante, al quale partecipano i ragazzi disabili di tutta la provincia di Siena e che prevede la vendita dei prodotti dell’orto allo Châteaux per la stagione primavera estate, in maniera che il progetto abbia anche un suo piccolo autofinanziamento. Mentre, in inverno, alla chiusura della stagione, lo scopo sarebbe che i ragazzi vendessero i prodotti al mercato settimanale di Castelnuovo Berardenga. Da qua è nata l’idea di far connettere i ragazzi disabili e l’associazione della terza età con gli anziani dell’Rsa di Villa Chigi, la residenza sanitaria assistita, costituendovi un orto sociale. Le politiche dell’orto si identificano nella voglia di stare insieme, di creare condivisioni e momenti felici attraverso un mondo straordinariamente bello come quello agricolo. A breve il Ministro dell’Agricoltura o il sottosegretario dovrebbero venire ad inaugurare l’orto felice, dove è stata costruita anche una piccola serra, per dare la possibilità a questi ragazzi di lavorare 12 mesi all’anno.
In quale altri progetti sociali è attivo il Comune?
Un’altra iniziativa importante che stiamo portando avanti sia come comune che come provincia (Fabriziol Nepi è, lo ricordiamo, anche presidente della Provincia, ndr) è quella legata alla raccolta fondi per i terremotati. Venerdì scorso è nato il Comitato Terre di Siena per il Centro Italia. L’obiettivo è quello di riunire nel check point di Castelnuovo, guidato dall’Arci di Casetta, tutte le risorse reperite sul territorio attraverso cene, eventi, manifestazioni e contribuzione privata e da lì trasferirle al Comitato Provinciale. Con il sindaco di Borbona, uno dei comuni colpiti dal sisma e in cui due tecnici del comune di Castelnuovo stanno prestando servizio da lunedì, stiamo cercando di capire quali siano gli interventi prioritari sui quali investire quanto raccolto. Vogliamo mettere insieme le risorse di tutti i soggetti associativi, istituzionali ed economici della provincia di Siena che hanno aderito al Comitato per cercare di raggiungere i 300mila euro.
Passando dal sociale al turismo, quali sono stati i risultati raggiunti e quali sono gli eventi in programma?
Mi piacerebbe parlare di quello che è stato fatto in ottobre, che è stato un mese straordinario. Secondo i primi dati, quella di ottobre è stata una stagione turistica eccezionale, ancora meglio di agosto; questo grazie a due eventi ormai a pieno regime a Castelnuovo: l’Ecomaratona del Chianti, legata al mondo della “mobilità dolce”, giunta alla decima edizione, ed il Dit’unto, festival del cibo di strada, arrivato al quarto anno consecutivo, che hanno portato nel nostro territorio circa 12000 presenze; un numero importante a fronte dei 1200 posti letto messi a disposizione nel comune. Queste due manifestazioni, infatti, ci hanno permesso di prolungare la stagione turistica fino ad ottobre, con la completa occupazione di agriturismi ed alberghi che, insieme a bar, ristoranti ed esercizi commerciali presentano una domanda sempre più alta. L’Ecomaratona, soprattutto, presenta un numero di iscritti al di fuori della regione e dell’Italia pari rispettivamente all’80 ed al 20%. Abbiamo, inoltre, legato a questi due eventi l’iniziativa delle visite domenicali alle ville storiche presenti sul territorio. Un’iniziativa sperimentata negli ultimi due anni, ma che conta di affermarsi attraverso un processo di comunicazione più accurato, con la possibilità di visitare, oltre alle ville, le fattorie storiche e più importanti del Chianti e, magari, di concludere il tour con una degustazione di prodotti tipici. Abbiamo dei buoni punti di riferimento che dobbiamo sfruttare al meglio per ottenere buoni risultati, quali il territorio, la qualità dei prodotti e il nome del Chianti.
E sul fronte culturale?
La stagione teatrale a Castelnuovo partirà a breve. Il Teatro Alfieri negli anni si è saputo valorizzare attraverso il rapporto con Fondazione Toscana Spettacoli. Lo scorso anno in un teatro da 280 posti abbiamo ottenuto 180 abbonamenti, una cifra considerevole per il teatro ed un vanto per il comune. L’anno scorso abbiamo raggiunto oltre 2500 presenze- si parla di spettatori locali, non turisti- ed anche quest’anno buone le premesse non mancano. L’obiettivo è quello di seminare in cultura per raccogliere una comunità che abbia un senso civico maggiore; i soldi spesi in cultura hanno un ritorno lento, ma determinante e sicuro.
Giulia Montemaggi