Sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste: si chiude così, in udienza preliminare, il doloroso capitolo che per oltre un anno ha visto coinvolti Davide Rossi Rossi e Marco Turillazzi, rispettivamente direttore generale Fises e amministratore unico di Terrecablate.
Nell’inchiesta per corruzione avviata dagli uomini della Guardia di Finanza di Siena, erano stati quattro gli indagati e due di loro, Rossi e Turillazzi, raggiunti da misure cautelari preventive personali di sospensione per 2 mesi dal pubblico impiego. L’attività investigativa, condotta anche con perquisizioni nelle abitazioni oltre che negli uffici, era cominciata all’alba del 29 aprile 2020 (nella foto, un momento di quella mattina) seguendo indagini che per oltre un anno si erano concentrate, anche con interrogatori e pedinamenti, “su un rapporto di natura amicale tra due figure apicali delle società sul quale si sarebbe innescato uno scambio di favori nello svolgimento delle attività sottoposte a controllo pubblico”.
“Profonda soddisfazione per l’immediata assoluzione, che restituisce piena dignità ad uno dei manager più stimati di Siena ed evidenzia la piena liceità del suo operato, come sostenuto da noi difensori sin dal primo momento” è il commento dell’avvocato Lorenzo De Martino, legale di Davide Rossi mentre Marco Turillazzi si dice “soddisfatto, tranquillo perché convinto di non aver mai fatto niente di sbagliato”.
K.V.
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