FMS, il futuro parte ora: ecco le nuove linee programmatiche, Siena e San Casciano dei Bagni ampliano la rete

Il ritorno del capoluogo ed il battesimo del comune di San Casciano dei Bagni sono le immagini più significative della giornata vissuta da Fondazione Musei Senesi, che ha presentato oggi le linee programmatiche 2024/2026.

La road map dei prossimi tre anni è definita dal presidente Alessandro Ricceri: “I musei devono tornare ad essere luoghi dove si favorisce il benessere della comunità, hub culturali che coinvolgono i loro cittadini in un’ottica di coprogettazione”. Forte l’impronta dei temi contenuti nell’Agenda 2030: “Dobbiamo intendere queste strutture come luogo dove si discuta d’ambiente e di sostenibilità”.

Chiaramente, si diceva, l’ampliamento della rete del territorio, che nello scorso anno ha accolto 900mila visitatori, è una delle notizie portanti dell’evento: insieme a Siena FMS darà intanto vita ad open day dedicati a formazione e didattica, ospitati al Santa Maria della Scala; per San Casciano dei Bagni il contributo arriverà nella fase progettuale del nuovo museo che ospiterà i bronzi del Bagno grande.  E la coordinatrice Carolina Taddei, ai giornalisti, parla di un vero e proprio “masterplan” in progettazione con il ministero per il borgo in Valdichiana.

Soddisfazione è stata espressa dai due primi cittadini Agnese Carletti e Nicoletta Fabio. “Quanto sta accadendo nel nostro Comune può essere un motore di sviluppo per tutta la provincia”, ha puntualizzato la prima che poi ha auspicato “di riavere i bronzi entro il 2026”. Il sindaco del capoluogo si è invece concentrata sul rapporto che deve intercorrere tra i giovani e la cultura “per rendere i musei veri e propri luoghi di frequentazione e di aggregazione”.

Tra gli obiettivi futuri della rete museale c’è quello di mettere in campo esposizioni sugli Etruschi e su uno dei protagonisti del Medioevo senese. Su questi due fronti FMS ha già coinvolto esperti, storici dell’arte ed archeologi.

Gli open day sulla didattica sono in programma anche a Poggibonsi e Montepulciano. Sarà inoltre potenziata la collaborazione con gli ambiti turistici per creare percorsi a tema su Medioevo, Rinascimento e Contemporaneo. Poi il filone che riguarda il pubblico fragile con un nuovo programma finanziato da un bando di Cassa depositi e prestiti.

Forte l’impegno anche nel costruire alleanze  e veri e propri ecosistemi culturali: FMS card si lega ai grandi cartelloni culturali estivi e nella sua offerta si aggiunge la Chigiana. Andranno avanti anche le collaborazioni con il Cantiere d’arte di Montepulciano e con il Festival di Radicondoli.

E poi ancora c’è Florere, progetto che inizierà a breve e che è finanziato da Fondazione Monte dei Paschi nell’ambito del bando Reset. Florere vuole stimolare una rinascita culturale e sostenibile coinvolgendo, con laboratori ed eventi, le comunità locali. La sua conclusione sarà nel 2025 e sarà supportato dalla pubblicazione ‘SEME-strale’, che raccoglierà le proposte innovative che emergeranno.

Tra le novità da segnalare c’è l’apertura a realtà private: è il caso dell’azienda agricola Carpineto che ha chiesto a Fondazione Musei di entrare nella sua rete, visto che inaugurerà un suo museo.

“Ci proiettiamo così, in modo ambizioso, nel futuro – ha aggiunto Taddei – mirando a consolidare i rapporti con i player culturali e a crearne altri. Vogliamo dare vita ad una visione innovativa e inclusiva legata alla contemporaneità”.

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