Fortezza, alla manifestazione d’interesse partecipa la cordata di Elena D’Aquanno: “Numerosi progetti per riportare antico splendore”

Il periodo delle Festività natalizie non sarà totalmente in relax, almeno per quanto riguarda Elena D’Aquanno e la cordata di imprenditori che quest’anno ha rilevato il marchio Enoteca Italiana. Il primo passo di un progetto a più ampio respiro, che passa inevitabilmente dall’utilizzo della Fortezza medicea: in corsa per la manifestazione d’interesse pubblicata dal Comune c’è naturalmente il gruppo di D’Aquanno.

“Abbiamo saputo di questa manifestazione ieri sera, durante la nostra cena degli auguri – ha commentato D’Aquanno- . Nei prossimi giorni studieremo bene, valuteremo e ci lavoreremo. Abbiamo tempo fino al 9 gennaio e non è mistero che siamo interessati ai locali dell’Enoteca”.

D’Aquanno, per non favorire gli eventuali concorrenti, non vuole svelare ovviamente i piani fermo restando che uno dei fili conduttori di questa operazione sia rappresentato dal vino. Quali potrebbero essere altri progetti?
“Ci auguriamo di essere noi a far rivivere quella zona ma sono tante le iniziative che possono essere fatte anche con associazioni, amministrazione e tutto ciò che possa coinvolgere ragazzi, famiglie, un pubblico più ampio possibile che possa contribuire a riportare la fortezza allo splendore di un tempo”.

Ha parlato di una rete di associazioni, quindi nelle vostre idee c’è anche questo?
“Certo, sono disponibile e aperta alle sinergie. Nelle nostre idee poi ci sono molti progetti strutturati che riguardano vini, vitivinicoltura e molto altro che potremmo sostenere se mai i bastioni diventassero di nostra gestione”.

Da quando è stata a Roma al Ministero, cosa ha percepito intorno a questa vicenda?
“Tanto interesse, tanta curiosità ma anche vicinanza, amicizia da parte di Siena ma anche della Toscana e di tutta Italia rispetto al nostro progetto. Siamo sicuri che Siena ci sarà vicina”.

Oltre alla già nostra storia della sua famiglia, della tradizione e della promessa fatta a sua nonna, cosa secondo Elena D’Aquanno ha convinto definitivamente del progetto della cordata che fa capo a lei?
“Ci ho messo la faccia, sono sempre stata presente sul territorio e ne ho parlato con chiunque volesse saperne di più. Questo non avere nulla da nascondere, insieme alla solidità degli imprenditori che fanno parte della cordata e del progetto vagliato dal tribunale, ci hanno premiato. Di questo sono certa”.

Non rimane a questo punto di conoscere il nome del vincitore, che si impegnerà a corrispondere 300 mila per i lavori di manutenzione, in cambio dell’azzeramento del canone di concessione per il prossimo quadriennio. La gestione ha una durata massima di 9 anni.

Katiuscia Vaselli