Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri per il furto avvenuto stanotte nella Società del Valdimontone. Circa tremila euro trafugati da una cassaforte, i militari stanno procedendo e analizzando anche le impronte e il Dna.
Una vicenda che oltre alla gravità del gesto, lancia un’ombra sulle Contrade e una riflessione amara per i priori. Nei rioni ci saranno responsabilità in più da prendersi, indubbiamente, visti i tempi che cambiano. E’ ciò che condividiamo con Lucia Cresti, priore del Valdimonton: “Siena sta cambiando, lo verifichiamo con questi episodi di microcriminalità preoccupanti. Intanto ringraziamo i carabinieri per come stanno lavorando e per quanto sono stati disponibili fin da subito e ricordiamo che la Società comunque già da stasera sarà aperta. Però sì, una riflessione va fatta perché anche a Siena, che sembrea una città dove tutto è più sicuro, la situazione sta cambiando. E’ vero che rispetto ad altre realtà non abbiamo problemi ma per ciò a cui siamo abituati da sempre, non è più un porto così sicuro. Basti pensare anche agli episodi di violenza che si registrano negli ultimi tempi in Piazza del Campo o comunque in pieno centro storico, e che coinvolgono giovanissimi. Questi sono tutti episodi che ci fanno vedere Siena anche in modo diverso, finora a noi sconosciuto. Vicende come quella del furto mostrano inoltre un disagio sociale a mio avviso dovuto anche al terribile periodo economico che stiamo affrontando e che non risparmia nemmeno la nostra città. I priori dovranno assumersi responsabilità diverse, in più, anche se già lo stiamo facendo, non c’era bisogno di un furto per farci muovere in quella direzione”.
Katiuscia Vaselli