“Galleria Aceto 14”, ecco il museo dedicato ad Andrea Degortes: “Un film su di me? Si farà”

I quattordici trionfi sul tufo, poi libri, trasmissioni, articoli, immagini personali – anche quelle con Gibson, Pavarotti e papa Giovanni Paolo II – cimeli, ricordi e aneddoti: tutto questo si trova dentro “Galleria Aceto 14”, il museo inaugurato stasera ad Asciano che racconta la vita di Andrea Degortes, detto “Aceto”

Lo spazio individuato è stato per anni il negozio di Marzia Gotti, moglie del “Re della Piazza”. Come detto, ci sono i quattordici successi: dal primo, nel luglio del 1965 (contrada dell’Aquila con Topolone), all’ultimo, nel luglio del 1992 (ancora l’Aquila con Galleggiante). E poi le testimonianze di trent’anni di carriera e 58 palii corsi. Tra le varie memorie custodite nel museo ci sono anche i giubbetti di due contrade: quello dell’Oca, dove Degortes vinse cinque palii, e quello dell’Aquila, dove ne vinse tre.

 

 

Non mancano, infine, le testimonianze delle altre corse fuori Siena. E poi anche le sezioni dedicate al Degortes fuori dal mondo dei cavalli: le foto con gli amici e con i personaggi famosi d’Italia e del mondo.

“Siena mi ha dato tanto, ho sempre ringraziato questa città – ha esordito il fantino – . Mi ha fatto conoscere e divertire. Io ho dato il mio, e loro mi hanno dato il loro. Questa è una città meravigliosa”. Il museo , ha aggiunto, “l’ho fatto per me, è un mio ricordo” che “però possono vederlo tutti. È una bella cosa che ho organizzato, che ho fatto”. L’organizzazione della struttura, ha proseguito Aceto, “è a pezzi: qui da una parte ci sono tutti gli amici, poi ci sono le interviste, e in fondo tutti i miei maggiori dipinti, dal primo all’ultimo, tutti in fila”. Infine una parentesi su un possibile film biografico: “lo fanno”, ha assicurato il fantino, sostenendo che l’opera sia “basata sulla mia vita, non solo sul Palio” e che sia anche “è la storia di
quando ero bambino, in Sardegna”.

 

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