La geotermia è una grande risorsa. Basta pensare ai numeri: solo in Toscana soddisfa più del 27% del fabbisogno elettrico regionale con ricadute importanti sul territorio anche in termini occupazionali con 700 dipendenti diretti e più di 1000 nell’indotto. “Un volano di sviluppo per il territorio da sfruttare nel rispetto dell’ambiente e mitigandone gli impatti”. Così il presidente della commissione Ambiente del Pd, Stefano Baccelli, al termine della visita al centro direzionale Enel Green Power di Larderello, a Pomarance (provincia di Pisa). Una visita voluta per conoscere le potenzialità e il livello di sfruttamento della geotermia in Toscana nel luogo dove Enel gestisce il complesso geotermico più antico del mondo. “È indubbio – ha detto Baccelli – che la geotermia sia una grande risorsa da sfruttare sempre di più utilizzando le nuove tecnologie per mitigare l’impatto ambientale e puntando a raggiungere l’autosufficienza energetica, vera priorità dell’agenda politica regionale”.
I dati della geotermia toscana, dicevamo, sono importanti: secondo i dati forniti da Enel Green Power la geotermia soddisfa più del 27% del fabbisogno elettrico regionale e dà lavoro a 700 dipendenti diretti e oltre 1000 nell’indotto. Per quanto riguarda le concessioni e i contributi di produzione, nel solo 2015 ai 16 comuni sede di impianti geotermici Enel ha erogato 30 milioni di euro.
Nel corso del sopralluogo Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia Enel Green Power, e Donato Leone, responsabile affari istituzionali territoriali Italia, hanno ripercorso la storia della geotermia in Toscana dove si è sviluppato il know how che l’azienda esporta in tutto il pianeta. Delle 34 centrali che Enel Green Power gestisce, 15 sono in provincia di Pisa per un totale di 16 gruppi di produzione; 9 sono nella provincia di Siena per 10 complessivi gruppi; altre 10 si trovano nella provincia di Grosseto per un totale di 11 gruppi di produzione. Nel pisano la produzione geotermica si attesta su 2.920 Gwh annui, nel senese si arriva ai 1.439 Gwh, a Grosseto a 1.189 GWh. Gli oltre 5 miliardi e mezzo di KWh prodotti in Toscana corrispondono al consumo medio annuo di oltre due milioni di famiglie e forniscono calore utile a riscaldare circa 9.500 utenti, 28,5 ettari di serre, caseifici e ad alimentare una importante filiera agricola, gastronomica e turistica. “Il 2015 – ė stato rilevato nel corso dell’incontro – ha fatto registrare il record della produzione con 5.820 Gwh e un aumento di quasi 250 GWh rispetto all’anno precedente. Record reso possibile sia dall’ottimizzazione tecnologica degli impianti sia dalla disponibilità dei pozzi minerari gestiti da Enel Green Power nell’ottica di una coltivazione geotermica attenta all’ambiente e all’equilibrio del ciclo geotermico”.
Il sopralluogo è stato occasione anche per una visita al Museo della geotermia, fondato alla fine degli anni cinquanta, e rinnovato nel 2013, per raccontarne la storia attraverso l’illustrazione di tecniche di ricerca e perforazione tramite modelli. La giornata è proseguita con la visita alla centrale di Valle Secolo – l’impianto geotermico più grande d’Europa con 120 MW di potenza installata – dove i commissari hanno assistito all’apertura di un pozzo geotermico e inaugurato la nuova officina di Termomeccanica di Sasso Pisano, realtà nata proprio dall’iniziativa imprenditoriale locale e dal trasferimento di know how da parte di Enel Green Power.
Alla visita hanno partecipato il vicepresidente della commissione Giacomo Giannarelli (M5s) e i consiglieri Francesco Gazzetti (Pd), Monia Monni (Pd), Elisa Montemagni (Lega), Alessandra Nardini (Pd), Andrea Pieroni (Pd), Roberto Salvini (Lega). Erano inoltre presenti i sindaci di Pomarance Loris Martignoni, di Castelnuovo Val di Cecina Alberto Ferrini, di Monteverdi Marittimo Carlo Giannoni, di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine e di Radicondoli Emiliano Bravi.
“La geotermia – ha detto Martignoni – è estremamente importante per il territorio. Se ci fosse un problema legato alla salute, saremmo i primi ad intervenire. Allo stato attuale non ci sono elementi scientifici che parlano ricadute dannose sui cittadini, gli autorevoli studi esistenti affermano anzi che la geotermia non costituisce un problema sanitario. La geotermia è elemento insostituibile, non è una coltivazione semplice per effetto del campo geotermico. Enel ha sviluppato una gestione del serbatoio assolutamente efficiente. Ė importante che continui perché è una garanzia per tutti”. Il sindaco ha infine osservato di “non essere contrario in principio alla ricerca e alla possibilità di centrali a circuito chiuso, laddove la risorsa le renda possibili. Gli impianti di Bagnore costituiscono un modello in questo senso”.
(Nella foto: la commissione alla centrale geotermica di Valle Secolo, la più grande d’Europa con 120 MW di potenza installata).