“Da insegnante, ho constatato come la testimonianza diretta sia ciò che più colpisce e coinvolge i ragazzi. Proprio per questo motivo, il pensiero che questa testimonianza diretta, questa fisicità della memoria, possa venire meno, mi spaventa. Dobbiamo quindi trovare nuove modalità per compensare questa mancanza e per mantenere vivo il ricordo”.
Ad affermarlo è il sindaco di Siena Nicoletta Fabio a margine della cerimonia, che si è tenuta in Prefettura, dove sono state consegnate quattro medaglie d’onore commemorative, concesse dalla Presidenza della Repubblica ai cittadini di Siena e provincia che furono deportati e internati nei lager nazisti tra il 1943 e il 1945.
“Ricordare non significa limitarsi a fissare una data sul calendario e compiere una formalità di anno in anno, ma implica assumere un impegno per il presente e, soprattutto, per il futuro – ha aggiunto il sindaco – . È significativo ciò che ha detto Liliana Segre in questi giorni: “Della Shoah resterà solo una riga sui libri di storia”. Il rischio che stiamo correndo è evidente. Per una legge naturale, i testimoni diretti e i sopravvissuti della Shoah, a poco a poco, non ci saranno più. Questo porta il pericolo che certi eventi finiscano relegati a poche righe in un libro di storia, sfogliate magari distrattamente”.
“Perciò – prosegue -, tutti abbiamo il dovere, ma anche l’onore, di raccogliere il testimone da chi ci ha preceduto e di trasmetterlo alle generazioni future. Questo è anche il senso dell’iniziativa organizzata stamattina al Teatro dei Rozzi, resa possibile grazie alla collaborazione dei teatri di Siena. L’evento, voluto dal presidente del consiglio comunale e dalla commissione cultura e scuola, ha visto la partecipazione di alcune classi degli istituti scolastici. Coinvolgere i giovani, che sono abituati a ritmi frenetici e a una comunicazione che ci mostra tutto in tempo reale, è fondamentale – continua-. Tuttavia, proprio per questa velocità, paradossalmente, si rischia di dimenticare immediatamente ciò che si è visto, sentito o letto”.
Katiuscia Vaselli