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Gli auguri del sindaco tra Gramsci e La Fontaine: “Siena non è perfetta, ma insieme possiamo migliorarla”

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“Occorre invece violentemente attirare l’attenzione nel presente così com’è, se si vuole trasformarlo. Pessimismo dell’intelligenza, ottimismo della volontà”, così Nicoletta Fabio nel suo messaggio di auguri alla città per il Natale 2025 e l’anno nuovo.

Il primo cittadino ha scelto una delle citazioni più note di Antonio Gramsci. Un richiamo culturale che chiaramente non segna appartenenze ideologiche, ma definisce il tono del discorso: lucidità nell’analisi, responsabilità nelle scelte, fiducia nella capacità collettiva di costruire il futuro.

Il sindaco si è rivolto alle autorità civili e militari, ai rappresentanti delle Contrade, alle parti sociali e al mondo dell’associazionismo, sottolineando il valore della comunità come fondamento della vita cittadina e del confronto democratico.

 

 

“Io voglio vedere, anche nelle osservazioni critiche che vengono legittimamente rivolte a chi ha responsabilità, non un attacco personale, ma una dimostrazione di affetto, di interesse e di attaccamento. Non la volontà di mettere qualcuno alla gogna o di criticare senza costrutto, ma il desiderio di costruire insieme”, ha affermato Fabio, invitando a distinguere tra critica e delegittimazione.

Nel suo intervento, il primo cittadino ha ribadito come l’amore per Siena “possa manifestarsi anche sottolineando ciò che di buono questa città ha. Molto di ciò che abbiamo di positivo viene dal passato, ma non dobbiamo irrigidirci o chiuderci. Dobbiamo lavorare insieme, perché l’obiettivo è comune. Questo è il messaggio migliore che possiamo trasmettere a chi ci sta accanto”.

Un richiamo accompagnato dalla consapevolezza dei limiti: “Nessuna città è perfetta, perché è abitata da uomini e donne, da persone imperfette e fragili. Ma proprio da questa imperfezione, da questa fragilità, dobbiamo trarre una forza, non una ragione di disperazione o di disillusione”.

Tornando al pensiero gramsciano, Fabio ne ha esplicitato il significato applicato all’azione amministrativa: “Il pessimismo dell’intelligenza non significa abbattersi, ma saper analizzare ciò che non va, perché solo riconoscendolo possiamo trasformarlo. L’ottimismo della volontà significa determinazione, coraggio, desiderio di futuro. Se lo facciamo insieme, i risultati possono arrivare”.

 

 

 

 

Il sindaco ha poi ricordato che quanto costruito in questi dodici mesi “rappresenta un valore per il futuro immediato che ci attende. Qualcosa di buono è stato costruito superando barriere e divisioni, ascoltandosi reciprocamente anche nelle diversità”.

Nella parte conclusiva del discorso, un passaggio più personale: “L’augurio più sincero è quello di godervi questi giorni di festa insieme alle vostre famiglie. Questo ruolo istituzionale comporta sacrifici anche sul piano personale e affettivo, ma lo svolgo con tutta la mia volontà per il bene che riguarda tutti noi”.

A chiudere, un’ulteriore citazione, questa volta di Jean de La Fontaine, come sintesi del messaggio natalizio: “Vivere con leggerezza, ma non sconsideratamente; essere gioiosi senza essere chiassosi; essere coraggiosi senza essere temerari; mostrare fiducia e allegra rassegnazione senza fatalismo. Questa è l’arte di vivere”.

Katiuscia Vaselli