Anche +Europa, esponenti di Italia Viva e Mauro Marzucchi hanno voluto scendere in piazza per dire no alla guerra in Ucraina ed esprimere il loro dissenso nei confronti dell’invasione russa decisa da Vladimir Putin. E così questa mattina, a distanza di poche ore dalla manifestazione precedente che nello stesso luogo aveva visto manifestare un migliaio di senesi ( https://sienanews.it/toscana/siena/fermate-la-guerra-di-putin-oltre-mille-persone-in-piazza-duomo-per-la-pace/) sventolando bandiere gialle e blu, si sono presentati in piazza del Duomo. Insieme a loro anche alcuni cittadini ucraini che lavorano e risiedono nel Senese.
“Manifestiamo non solo contro la guerra, ma contro Putin, che è un dittatore – le parole di Giulia Simi, esponente di +Europa. – Manifestiamo per la democrazia e la libertà del popolo ucraino e dei cittadini europei. Questo è un momento tragico, se Putin realizza il suo pazzo progetto la democrazia e i diritti del popolo ucraino e di tutti gli europei avranno un duro colpo. Viva l’Ucraina che resiste per la democrazia e per la libertà. Speriamo che sia possibile far entrare a breve l’Ucraina nell’Unione Europea. Non vedo responsabilità della Nato in questa crisi, l’unica responsabilità ricade su Vladimir Putin, che sta massacrando il suo stesso popolo sia da un punto di vista economico che per le libertà”.
In piazza c’erano anche Ivanna e Anastasia, madre e figlia, provenienti dalla regione di Leopoli. Racconta la giovane Anastasia: “I russi hanno bombardato vicino a casa nostra. Il mio fidanzato è al fronte per combattere, ogni giorno aspetto il suo messaggio nel quale mi dice che è vivo. Se non mi risponde guardo il cellulare e resto in attesa. I nostri parenti sono tutti lì. Stanno morendo tanti civili e anche i bambini, sono stati bombardati persino gli ospedali”.
La mamma Ivanna ha gli occhi pieni di lacrime nel pensare a quanto sta avvenendo nel suo Paese: “E’ un disastro e siamo veramente preoccupate e terrorizzate per i nostri connazionali, che contemporaneamente sono disperati e combattenti. Chiediamo aiuto a tutto il mondo, con il supporto internazionale possiamo vincere questa guerra. Putin vuole privarci del nostro pensiero e della libertà, noi vogliamo entrare in Europa. La nostra città di origine è a molto vicina al confine con la Polonia, i russi hanno fatto un azzardo a colpire anche quell’area. E non è vero che non stanno bombardando obiettivi civili”.
LE REAZIONI DELLA POLITICA – La politica locale intanto si è mossa con iniziative ed azioni per aiutare la popolazione ucraina colpita dal conflitto. Europa Verde Siena, in un comunicato, chiede ai sindaci della provincia “di aprire il prima possibile l’accoglienza attraverso corridoi umanitari soprattutto dei minori che si trovano” negli orfanotrofi ucraini “accogliendoli presso le famiglie e i singoli risultati idonei per gli affidi minorili”. Per domani invece Fratelli d’Italia Siena, nella sede di viale Curtatone, ha organizzato una raccolta di indumenti usati e di alimenti a favore del popolo ucraino. Per informazioni si può telefonare al numero 335-1314189.
“Tantissimi ucraini, in maggioranza donne, bambini, anziani sono fuggiti lasciandosi tutto alle loro spalle. Proviamo, nel nostro piccolo, ad aiutare queste persone che stanno soffrendo”, così Lorenzo Rosso, presidente del Circolo di Fdi Almirante che è promotore dell’iniziativa. E sempre Fdi ha depositato una mozione per il prossimo consiglio comunale in cui si impegna il Governo Italiano su cinque fronti tra cui la condanna dell’aggressione perpetrata nei confronti dell’Ucraina e la tempestiva garanzia di status di rifugiati agli ucraini che ne fanno richiesta. Infine il Terzo polo civico che ha chiesto una presa di posizione forte della giunta evidenziando come “non possono esserci situazioni particolari o eccezioni, come attenzioni a investimenti di russi in città, equilibrismi politici o altro, a rallentare una posizione della città a supporto del popolo ucraino”.
Gennaro Groppa