Quando si avvicina il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Siena News ha voluto far parlare proprio le donne: un campione scelto tra età, professioni, stili di vita diversi. Per costruire quello che è davvero il pensiero rispetto alla data del 25 novembre, a ciò che è stato fatto e a ciò che manca, per capire il senso delle donne secondo le donne…
Chi è Maria Luisa Visione?
Una donna che crede nella forza della vita e dei suoi sogni.
Ho innata la voglia di esplorare, di migliorarmi, di superare le distanze culturali, ed è qualcosa che sento dentro, che mi appartiene. Ho cercato un volo più alto da sempre, determinata ad evolvermi, cercando oltre i luoghi comuni.
Oggi sono formatrice di contenuti che nelle convinzioni stereotipiche sono faccende da uomini: finanza, economia, assicurazioni, previdenza. Materie che rendo accessibili agli altri, superando qualsiasi preconcetto o convinzione, mentre giro l’Italia. Sono una scrittrice dal 2019, un’educatrice finanziaria dal 2012 e una consulente patrimoniale da quando ho iniziato a lavorare nel 2000. Progetto corsi di formazione e creo nuovi format per portare la cultura finanziaria nelle scuole, all’interno delle associazioni e degli intermediari bancari e finanziari.
Che cosa è il 25 novembre?
Una luce per non dimenticare che dobbiamo lottare senza alcuna paura contro la violenza sulle donne, in prima persona e con l’esempio della nostra vita, opponendoci alle ingiustizie e alle discriminazioni, facendo sentire ogni giorno che sono moltissime le donne che ce l’hanno fatta.
Quante e quali sono le violenze che una donna può subire e quando si supera il limite in cui ci si ferisce da sole?
Sono innumerevoli, ma ce n’è una, la violenza economica, che ha un risvolto sottile, legato all’incapacità di essere autonome, al controllo esercitabile tramite il denaro che non hai, o la casa che non hai, o l’automobile per spostarti che non è tua, o il vestito che ti viene comprato, ma che non scegli. Una forma di controllo dominante, che mette le catene al proprio equilibrio e alla forza di liberarsi. Che fa sentire inutili e profondamente sole.
Ci si ferisce se si accetta di essere di meno: meno importanti, meno vere, meno sorridenti, meno vive, meno capaci… perché si perde la fiducia nelle proprie potenzialità e si entra in meccanismi di dipendenza pericolosi.
Una donna ce l’ha fatta quando…?
Quando in qualsiasi contesto, mentre parla, ha la capacità di essere avanti a tutti. Quando la sua competenza è un faro per chiunque. Senza più distinzioni, né disuguaglianze.