Il 2016 è stato un anno particolare per l’azienda senese VisMederi. Dallo scorso settembre, infatti, la società senese, attiva nel campo delle scienze della vita e della salute pubblica, ha un nuovo proprietario al 100%, il professor Emanuele Montomoli. Con la riorganizzazione dell’assetto societario è stato nominato anche il nuovo amministratore unico, Duccio Meiattini.
Finito il 2016, è tempo di bilanci ed è proprio l’amministratore unico a presentare i risultati di VisMederi per l’anno passato.
Dottor Meiattini, com’è andato il bilancio 2016 per VisMederi?
«Chiude con un utile importante, che sottolinea, ancora una volta, le performance di quest’azienda. Da quand’è nata non ha mai avuto perdite. L’utile ottenuto nel 2016 ci permetterà di distribuire premi produzione ai nostri dipendenti, nonostante l’anno passato sia stato difficile, visto anche il cambio di compagine societaria. Tutto questo ci dà la tranquillità di poter ragionare sul futuro. VisMederi è un’azienda che funziona, che non ha problemi strutturali».
Da cosa sono dovute le vostre spese di bilancio?
«Investiamo molte risorse nel personale. Tante persone che lavorano qui provengono dall’esperienza universitaria e sono arrivate in VisMederi tramite dottorati di ricerca. Concluso il percorso accademico, sono state assunte. Crediamo tanto in loro, anche perché la qualità è alla base dell’esperienza di VisMederi. Noi dobbiamo essere al di sopra del livello di eccellenza».
Un’azienda come la vostra deve impiegare molte risorse nella ricerca. Come si concilia questa esigenza con una buona gestione economica?
«Tutti gli anni accantoniamo risorse da reinvestire nella ricerca e nell’innovazione. Lo facciamo con le nostre forze, tanto che ci possiamo permettere di non accedere o quasi al credito bancario. Cerchiamo, poi, di vincere i bandi per i progetti europei e per quelli regionali».
Mercato interno ed estero. Qual è quello più importante per VisMederi?
«Il 90% della nostra attività si svolge all’estero. Il restante 10%, la parte delle analisi alimentari, è collegato invece alla realtà locale. Fortunatamente, i nostri committenti a livello internazionale, le grandi case farmaceutiche, hanno risentito meno della crisi economica».
Quali saranno le vostre prospettive per il futuro?
«Potenzieremo la sezione che si occupa delle analisi alimentari. Per il resto, abbiamo contratti firmati per i prossimi due anni. Cercheremo di affiancare a Emanuele Montomoli un pool che lo aiuti a tenere i rapporti internazionali. Infine, spingeremo per un’ottimizzazione dei processi».
Emilio Mariotti
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