La giornata nera è stata il 22 dicembre ma questo periodo non gioca proprio a favore del Bitcoin, la criptomoneta che sta prendendo piede tanto da essere accettata anche come pagamento – è accaduto nei giorni scorsi – nelle strutture ricettive toscane.
La criptomoneta, che ha iniziato la settimana toccando quota 20 mila dollari, ha perso da lunedì quasi il 40% del suo valore arrivando fin sotto quota 11 mila dollari. Lo riporta il quotidiano Repubblica. Secondo la piattaforma Coindesk, la criptovaluta ha segnato un minimo a 10.834 dollari, risalendo poi sopra 12 mila, mentre solo ieri fluttuava tra 15 e 16 mila dollari. Inoltre, Cme, l’exchange di Chicago che domenica scorsa ha lanciato il suo primo future sul Bitcoin, ha sospeso dagli scambi il contratto gennaio della valuta virtuale per via dell’eccesso di ribasso. Il derivato cede il 21% a 12.320 Dollari. La chiusura precedente era a 15.600 Dollari.
L’inversione di tendenza è iniziata mercoledì quando la criptovaluta ha perso circa il 15% dopo la notizia dell’attacco di hacker in Corea del Sud. Sulla criptomoneta, che secondo molti analisti sta iniziando un lungo periodo di correzione, sono arrivati anche i dubbi espressi dal governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, della Bce e del numero uno della Fed, Janet Yellen, che ha intimato alle banche a tenere alta la guardia sul bitcoin per scongiurare operazioni di riciclaggio.
“Niente crea così ricchezza in così breve tempo e anarchia in così poco spazio. Algoritmi al posto del fruscio delle banconote, e promesse al posto del tintinnio delle monete devono consigliare prudenza anche perché, in senso assoluto, ancora nessuno in realtà sa cosa sia questa valuta e questione irrisolta è anche la domanda su quale sia la sua utilità” aveva commentato il nostro esperto di economia e finanza, Luigi Borri.
E Maria Luisa Visione, altra nostra esperta di economia, ne aveva parlato qualche tempo fa illustrando i rischi della criptomoneta. Di sicuro la moneta virtuale ha sovvertito il mercato. Le criptovalute sono state sdoganate e vengono utilizzate sempre più per effettuare transazioni e acquisti; oltre che per tentare di guadagnare soldi speculando.
Ma l’idea che abbiamo è la stessa: il denaro facile e veloce, peraltro senza un riscontro oggettivo del lavoro ma soltanto del virtuale, è pericoloso. Noi crediamo ancora, come ha scritto Luigi Borri, nel valore reale delle persone e del lavoro. Il resto, per chi non ha memoria così corta, può portarci a rivivere crisi economiche profonde e dannose.
Katiuscia Vaselli