E’ il primo giorno di Palio, forse il giorno più intenso,
sicuramente quello dove si arriva, tutto d’un fiato, fino a sera.
Questa mattina la segnatura dei cavalli (35 quelli presentati, quanti
ne avevano diritto, quindi nessuna defezione) poi le batterie della
Tratta. Il primissimo passo verso la scelta dei dieci Barberi, da
parte dei Capitani, dopo la scrematura della commissione veterinaria
rispetto al gruppo di cavalli che si sono presentati questa mattina
davanti a Palazzo Pubblico.
Fin
qui le scelte, più o meno strategiche, più o meno tecniche.
Derivate, dopo le batterie, dalle riunioni che le dirigenze fanno
internamente: il confronto fra Capitani e mangini per cercare di
capire quali siano le scelte più adatte alla propria strategia. Nel
frattempo i contradaioli si godranno la calma prima della tempesta:
una bella colazione in Contrada, spesso a base di trippa e vino
rosso, non proprio l’ideale visto il clima torrido, ma, si sa, nei
giorni di Palio tutto è concesso. Soprattutto qualche stravizio a
tavola, fra canti e speranze e la volontà di strizzare l’occhio
alla Dea Bendata. I Capitani, infatti, torneranno dopo circa un’ora
dal termine delle batterie in Palazzo Pubblico, per la riunione con
il Sindaco dalla quale emergeranno le scelte dei dieci cavalli da
assegnare alle dieci Contrade che saranno al canape la sera del 2
luglio. Dopo questa scelta, intorno alle 13, però, tutto sarà in
mano alla sorte.
Dieci
“ghiandine” (gli involucri che contendono foglietti arrotolati)
da una parte con i numeri d’orecchio assegnati ai cavalli, dieci
“ghiandine” dall’altra, con i nomi delle Contrade. Le mani di
due bambini che pescano e uniscono cavallo e Contrade, mentre dieci
contradaioli, scelti durante l’inverno sostanzialmente per le loro
doti …di fortunati, in montura saranno ad aspettare il dono della
sorte. Esultare oppure schiumare amarezza dipenderà da questa
assegnazione.
Anche
se, poi, nel pomeriggio di oggi tutti i popoli, in qualche modo,
troveranno il modo di festeggiare, mentre per Capitani e mangini
tornerà il momento di lavorare, di applicare strategie. Appena
qualche minuto dopo l’assegnazione dei cavalli, infatti,
cominceranno a squillare i telefonini dei fantini più ambiti, per
provare a trovare la giusta accoppiata. O quella per sfavorire
l’avversaria o comunque quella per ben figurare sul tufo di Piazza
del Campo la sera del 2 luglio. Un pomeriggio infinito, fino alla
scelta del fantini: che si può cambiare, a differenza del cavallo,
fino alla mattina del Palio, ma che può generare ulteriore
entusiasmo nel proprio popolo. Poi quattro giorni di prove non sono
molti, meglio cercare subito l’affiatamento cavallo-fantino.
Giusto il tempo di arrivare nella stalla per il fantino prescelto, poi, intorno alle 18,30, ogni popolo accompagnerà il proprio cavallo in Piazza del Campo: cori che uniscono adulti e bambini, uomini e donne, con le dirigenze e i fantini in testa. Alle 19,15 è previsto lo sgombero della pista in Piazza del Campo: un cordone di Polizia Municipale chiuderà gli accessi e piano piano accompagnerà contradaioli, senesi e non sui plachi o all’interno della conchiglia. Alle 19.45 lo scoppio del “mortaretto”. Si correrà la prima prova: Onda, Selva, Bruco, Torre, Civetta, Aquila, Pantera, Giraffa, Chiocciola, di rincorsa il Drago. Questo l’ordine al canape, stabilito dall’ordine di estrazione delle Contrade. Dopo, tutti a cena in Contrada, prime valutazioni, primi sospiri, prime speranze. E’ Palio, è Siena.
A.L.