Guido di Graziano, Taddeo di Bartolo, Francesco di Giorgio, Sodoma e Pinturicchio, fino alla recente acquisizione di Ventura Salimbeni: in dodici capolavori, ed in viaggio artistico di tre secoli, la Pinacoteca dona alla cittadinanza uno sguardo sull’evoluzione dell’iconografia della Natività nell’arte senese.
Ogni dipinto svela dettagli che ancora oggi popolano il nostro immaginario: la Sacra Famiglia, la grotta, la capanna, gli animali, i pastori, i Re Magi e il Tempio, elementi che riecheggiano anche nei presepi delle nostre case.
Ed infatti si chiama proprio “I presepi dipinti della Pinacoteca Nazionale di Siena raccontati a grandi e piccini” l’iniziativa del museo, che è rivolta a bambini ed adulti
“Oltre a queste dodici opere selezionate – spiega Annalisa Giovani, funzionario della Pinacoteca – , ci si potrà divertire a scoprirne delle altre. Sotto ogni dipinto troveranno delle didascalie che illustrano l’evoluzione dell’iconografia natalizia, quindi della Natività, dei Re Magi, dei pastori e di come queste rappresentazioni sono cambiate nel tempo. Ad esempio, un dettaglio interessante è che inizialmente la Madonna era raffigurata sdraiata, mentre successivamente diventa adorante”.
Per godere della bellezza delle opere sono anche state organizzate quattro visite guidate gratuite, incluse nel biglietto d’ingresso al museo: il 21, il 23 dicembre alle 11.30 e poi il 3 e il 6 gennaio alle 17 ed ancora alle 11.30. Ai più piccoli verrà consegnata una scheda-gioco da utilizzare durante l’evento.
“Si riflettono, a seconda del periodo storico, modi diversi di sentire e interpretare la Natività – prosegue Giovani-. Nell’arte medievale prevalgono le caratteristiche narrative, mentre con il passare del tempo l’iconografia diventa più rappresentativa e cerimoniosa”.
Per informazioni e prenotazioni: pin-si.comunicazione@cultura.gov.it/ 0577/281161