Tutto è iniziato in una gelida mattina di Marzo: al mattino era presente una leggera patina di neve su tutte le superfici e all’ora di pranzo la nevicata si era intensificata, assumendo a tratti caratteristiche di tormenta: e in breve tempo si accumularono circa 7- 10 cm. Poi l’intensità andò calando, ed prevalse un forte vento di Tramontana… nei quartieri più alti della città come Vico Alto e l’Acquacalda provò a imbiancare anche la strada, rendendo la circolazione appena un po’ difficoltosa, ma a sera non restava che uno stratino sui campi e sulle aiuole. Sembrava essersi trattata di una leggera spolverata marzolina, come se ne sono viste tante, ed anche più in là nel mese di Marzo… sicuramente nulla che verrà ricordato a lungo: una fugace apparizione nevosa, secondo il proverbio: “la neve marzolina dura dalla sera alla mattina”…
Ma nel frattempo iniziavano ad arrivare notizie incredibili, lì per lì accolte con incredulità estrema da chi come noi segue e seguiva la meteorologia. Si parlava di transito con catene già in località molto vicine, e addirittura ancora il giorno dopo, quando quì il paesaggio era completamente privo di neve…
Ma non era che l’inizio di un crescendo di notizie incredibili: di li a poco si parlò di porte bloccate dalla neve, automobili sepolte, migliaia di rami o addirittura alcuni alberi divelti dal peso della neve, negozi chiusi e situazioni che dalla descrizione di poco si discostavano dalla calamità naturale: piano piano, si andavano scoprendo i primi tasselli di un puzzle che, nel suo insieme, ha poi rivelato un evento storico, di ben altra portata rispetto a quanto si potesse immaginare visto da Siena, e non solo alle quote montane, dove è frequente a Marzo imbattersi in nevicate importanti quando al piano la situazione è assai più tranquilla: qui si parlava di cittadine di bassa collina, dal clima notoriamente mite o quantomeno molto simile a quello di Siena: Pienza, Casole d’ Elsa, Pomarance, Radicondoli, Rapolano Terme e poi, naturalmente, anche località più di alta quota: Volterra, Montieri, Chiusdino, Montalcino, Montepulciano, Abbadia san Salvatore.
Per tutte le località sopra i 350- 400 metri è stato un evento storico ed eccezionale a tutti gli effetti… eccezionale anzitutto per il fatto che Siena, nonostante la quota di 320 metri é stata circondata chirurgicamente dall’evento, ma soprattutto perché per molte zone si è pressoché eguagliata l’entità della nevicata del 1956, superando quella del 1985 e del 1991… ma attenzione: parliamo di un evento che si è verificato in Marzo, ed è accaduto tutto in appena 24- 36 ore!
La zona più colpita in assoluto è stata quella compresa nel quadrilatero “volterra-cecina-orbetello-chiusi”… di pochissimo inferiori gli effetti anche nell’area del Chianti: in altre parole, le colline Metallifere- monte Amiata ed il subappennino. Gli accumuli sono stati di 40-50 cm già fin da quote bassissime: 300-400metri mentre a quote più elevate si sono raggiunti anche i 60- 70 cm, con autentiche dune ammassate dal vento di 2 metri, come accaduto a Pienza. Insomma, un evento incredibile che ha risparmiato la nostra città che in situazioni del genere avrebbe fatto registrare disagi non di poco conto.
Associazione Meteorologica Senese
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